Muore a Torino dopo aver assunto la pillola Ru486 per abortire. È il primo caso in Italia
Una donna è morta a Torino all’ospedale Martini dopo aver assunto la pillola Ru486 per abortire, riporta la Stampa. Se l’autopsia oggi confermasse l’ipotesi dei medici, sarebbe il primo caso in Italia, mentre negli Stati Uniti si contano invece diverse vittime della pillola abortiva.
L’ASSUNZIONE DELLA PILLOLA. La donna di 37 anni, già madre di un bambino, ha assunto lo scorso 4 aprile il mifepristone, che entro 48 ore ferma la gestazione. Mercoledì scorso, come prevede la legge, si è ripresentata in ospedale per assumere il secondo farmaco, la prostaglandina, che serve per l’eliminazione dell’embrione.
I medici affermano che non c’era «nulla di anomalo» ma quattro ore dopo l’aborto la donna ha cominciato a «non respirare» a causa di «una fibrillazione ventricolare», secondo la diagnosi dei medici.
IL DECESSO. Poi le cose sono peggiorate: «La signora – conferma il dottor Paolo Simone, direttore sanitario dell’Asl To2 da cui dipende l’ospedale – ha perso improvvisamente conoscenza. Il cuore si è fermato, è stato necessario utilizzare il defibrillatore e il battito è ripreso». Alle 22,20, però, l’ha uccisa una nuova e più grave crisi.
«Siamo sconvolti, e vicini alla famiglia della signora – continua – Anche per noi questa tragedia non ha una spiegazione. Ma possiamo garantire di aver rispettato fin dall’inizio il protocollo per l’interruzione di gravidanza col metodo farmacologico».
«NEGLI USA OTTO VITTIME». In attesa dell’autopsia, i familiari non hanno sporto denuncia nei confronti dell’ospedale. Il Piemonte è la regione che effettua più aborti con la Ru486, che secondo Donna Harrison, direttrice esecutiva dell’American Association of Pro-Life Obstetricians and Gynecologists, «sono più pericolosi di quelli chirurgici. La possibilità di attacchi di cuore [usando la Ru486] esiste. La pillola ha già causato almeno otto vittime documentate dal 2000 negli Usa. Ma i dati sono del 2009, quindi i casi probabilmente sono aumentati. La percentuale è di circa un decesso ogni centomila pazienti».
La pillola causa spesso «emorragie e infezioni» ma anche «attacchi di cuore nelle donne più anziane, le fumatrici o quelle che hanno disfunzioni cardiache. Altri problemi gravi incorrono quando l’aborto non ha successo, perché i farmaci usati provocano gravi danni ai feti, che poi nascono malformati».
ABORTO SOLITARIO. Solo a inizio marzo, Il Consiglio sanitario della regione Toscana, che affianca l’assessorato alla Salute, ha deciso che la pillola abortiva Ru486 potrà essere data alle donne in consultorio e assunta in loco senza bisogno di ricovero in ospedale, nemmeno in day hospital. La notizia era stata riportata con soddisfazione da Repubblica, che l’anno scorso aveva lanciato un allarme perché in Lombardia si verificano troppi pochi aborti con la Ru486.
Quando la pillola è stata introdotta in Italia nel 2009 era stato stabilito l’obbligo di ricovero per l’assunzione, al fine di evitare pericoli per la salute della donna.
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34 commenti
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Sulla mortalità da parto vi consiglio di vedere il sito SNOQ dove troverete un bel po’ di dati statistici. La configurazione del sito è uguale a Tempi versione cellulare e potete commentare come qua.
Vi aspetto….
Non potranno essere diversi da quelli ufficiali Istat. Ad ogni modo prima della L.194 morivano circa 500 donne all’anno per cause legate a parto o gravidanza su circa 15mila donne decedute in età fertile. Il numero di donne morte per aborto era statisticamente irrilevante (umanamente ovviamente no).
10/15/20 donne morte contro una media di oltre 100.000 aborti legali per anno da quando esiste la legge.
Il problema è che i dati statistici sugli aborti illegali non sono quelli ufficiali e ognuno di noi ha memoria di almeno una donna che prima del 78 aveva fatto un aborto illegale.
La donna che abortiva illegalmente che poi fosse morta in seguito all’aborto sarebbe stata facilmente classificata statisticamente come “morte da complicanze da parto”.
qui si parla di donne morte in conseguenza di aborto illegale che a vostro dire erano tantissime, ma I dati reali dicono che è una bugia abnorme. Un aborto illegale è clandestino e dunque difficile quantificarli. ma una donna morta è una donna morta e basta: o vuol sostenere che ci siano donne morte per aborto “clandestine”? Una donna morta durante un aborto illegale o portata viva in un ospedale e poi deceduta difficilmente poteva essere indicata con altra patologia a meno di non pensare che venissero gettate in mare o fiumi o discariche…
“e ognuno di noi ha memoria di almeno una donna che prima del 78 aveva fatto un aborto illegale”
Classica frase da quattro soldi priva di qualsiasi contatto con la realtà…
Inoltre la donna conosciuta da lei potrebbe benissimo essere la stessa conosciuta da tanti altri… Ma sempre UNA è.
Un minimo di serietà.
Filomena, manca il senso della realtà. Madre Teresa diceva che nessuno è sicuro quando una madre può uccidere il proprio figlio.Ogni volta che avrete fatto questo a uno dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto a Me, dice il Signore. Satana chiama bene il male. Cristo lo chiama crocifissione.
Concorderai, però, che questo è un caso di qualità molto differente…
Pubblicate anche le notizie di donne morte per complicazioni durante o dopo il parto, si verificano solo in Italia almeno 2-3 casi l’anno. Si è trattato di una fatalità, o una reazione allergica o un embolia entrambe attribuibili non al mifepristone (la vera e propria pillola abortiva), ma al misoprostolo, il farmaco che viene somministrato dopo, per favorire l’espulsione de materiale abortivo e che viene usato anche per indurre il normale parto a termine della gravidanza, in questo caso però nessuno protesta contro questa pratica barbara(che si potrebbe evitare ricorrendo al cesareo) che causa gravi malesseri e presenta gli stessi rischi del misoprostolo usato per completare l’aborto.
Concorderai, però, che questo è un caso molto diverso.
Già che c’eri potevi ricordare anche le morti per incidenti domestici, perché no?
Quello che conta è che una povera donna è morta.
Nessuno giudica lei, tanto più si ignorano le ragioni che l’hanno spinta a ricorrere all’aborto volontario.
Il fatto è che la RU486 è un veleno, visto che non si può chiamare “farmaco” una sostanza che uccide un essere umano, e in questo caso ne ha uccisi due.
La morte di questa povera donna e di suo figlio ricadrà sulla coscienza di coloro che per ragioni ideologiche e soprattutto di profitto ne hanno voluto a tutti i costi l’introduzione in Italia, nonostante che i suoi effetti fossero già noti da tempo.
Leggiti le pubblicazioni sugli effetti devastanti dell’aborto sulle donne a distanza di anni… Vite rovinate da una ideologia mortifera, sensi di colpa, problemi psicofisici. La natura psicofisica della donna è predisposta per custodire e far nascere la nuova vita non per sopprimerla con attrezzi o pesticidi moderni (coi quali avvelena anche se stessa).
Inoltre il giudice più implacabile e al quale non si può sfuggire è la propria coscienza.
Pur provando dolore per la duplice morte (della donna e del bimbo che portava nel grembo), vorrei far notare che questa vicenda distrugge definitivamente il “castello in aria” messo sù nei decenni dai movimenti femministi/abortisti, cioè che l’ivg tuteli la salute della donna…
La morte di questa donna è l’effetto “boomerang” della cultura della morte.
morti di questo tipo avvengono anche a causa della gravidanza e del parto; quindi alla donna la libertà di scegliere per cosa rischiare, secondo i suoi valori e le sue priorità. Ma dal momento che incidenti del genere sono rarissimi, molto meno frequenti delle morti causate da gravidanza o parto, non cade proprio nessun castello, normalmente, nella stragrande maggioranza dei casi, l’ivg tutela la salute e l’integrità psicofisica della donna che non può e non vuole subire una gravidanza e un parto con tutti i loro danni correlati. fermo restando che l’aborto chirurgico a me è sembrato sempre preferibile rispetto a quello farmacologico.
E allora come mai, dati alla mano (vedi, ad esempio, il “Journal of American Physicians and Surgeons”), i Paesi in cui la legislazione sull’ivg è più restrittiva sono anche quelli più sicuri per la salute della donna?
Quella dell’ivg quale tutela della salute femminile è una colossale BUFALA, mentre i dati scientifici dimostrano che l’ivg è un fattore di rischio per la donna, rischio ben più grande rispetto alle eventuali complicanze legate al portare avanti la gravidanza.
I dati scientifici battono le chiacchiere!
Se lo dici tu. A parte che sono dati statistici e non scientifici, comunque le mie statistiche dicono cose diverse.
“Se lo dici tu”…
Non lo dico io che l’ivg rappresenta un fattore di rischio, ma lo dicono i dati.
P. S. La statistica è un metodo abbondantemente utilizzato da chi fa scienza, quindi può dirsi un metodo scientifico. Tant’è vero che nei corsi di medicina si studia pure la statistica. Diamante, ti do un consiglio: infòrmati meglio prima di sparare certe castronerie.
rapporto Istisan sulla mortalità e morbilità materna
Stando alle stime dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia negli ultimi dieci anni sono morte più di 3 donne l’anno per complicanze legate a gravidanza e parto, mentre finora, sempre in Italia, non si era registrata nessuna morte per una ivg eseguita legalmente e con assistenza medica nel primo trimestre.
rapporto Istisan sulla mortalità e morbilità materna
Stando alle stime dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia negli ultimi dieci anni sono morte più di 3 donne l’anno per complicanze legate a gravidanza e parto, mentre finora, sempre in Italia, non si era registrata nessuna morte per una ivg eseguita legalmente e con assistenza medica nel primo trimestre.
“Le mie statistiche dicono cose diverse”.
Fammi allora vedere i dati in tuo possesso…
Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia negli ultimi dieci anni sono morte più di 3 donne l’anno per complicanze legate a gravidanza e parto, mentre finora, sempre in Italia, non si era registrata nessuna morte per una ivg eseguita legalmente e con assistenza medica nel primo trimestre.
http://www.iss.it/binary/publ/cont/dodici6web.pdf
http://www.lettera43.it/benessere/in-italia-muoiono-118-madri-ogni-100-mila-parti-sani_4367554935.htm
Le donne non dovrebbero abortire. Dietro ogni aborto ci sono pressioni o conformismo infanticida. Morire in stato di peccato mortale è qualcosa che non si augura a nessuno.
La pillola è terribile: l’ho provata solo per curare una gamba e ho dovuto smettere perchè mi stava dando grossi problemi.
E così anche la Ru sta causando decessi? In Francia hanno avuto problemi con la Diane35.
Pillole! Continuate pure a farne uso e poi fatemi sapere. Possono causare problemi fino al sistema nervoso.
Chi di pillola colpisce di pillola perisce
avvoltoi
Se si da la notizia così com’è si è avvoltoi?
O forse dovevano chiedere il permesso a te,”Riequilibrio”?
Beata Madre Teresa di Calcutta ha detto:”L’aborto distrugge la pace: se una madre può uccidere il proprio bambino, che cosa impedisce a me di uccidere voi e a voi di uccidere me? Niente.”
Quante donne abbandonate dallo Stato al loro dolore e nella solitudine e quanti figli innocenti uccisi.
Signore, tu sai tutto alla tua Misericordia affidiamo queste madri ed i loro figli.
Prima di sputare sentenze prima ancora di conoscere l’esito dell’autopsia, sai quante donne morivano con gli aborti clandestini prima della 194? Rassegnatevi le donne continueranno ad abortire, si tratta di far si che questi eventi non si verifichino più, ammesso che questa sia la causa del decesso. Non si può costringere nessuno a far figli o a rinunciare alla sessualità per evitare il rischio.
a Filomè,scuotiti!
L’ideologia che promuovi è soffocante! ce la puoi fare…..te vojamo bene,così si dice a Roma.
ciao Filomena, non solo: qualsiasi medicinale, in quanto medicinale, può essere potenzialemnte pericoloso per la salute umana e la vita stessa. questo caso è ovviamente strumentalizzato ad hoc dai cattotalebani. questo sanno fare! non ci sono forse donne che persono la vita durante la gravidanza? cosa vogliamo dire? che generare una nuova vità significa portare la morte in sè?!?!
qualsiasi medicinale è programmato per uccidere un’embrione? no così tanto per sapere
@Filomena nessuno ti costringe ad avere figli, evita lameno di uccidere quegli de gli altri
ah già i numerosissimi aborti clandestini pre 194! come non ricordarli i numeri inventati ad hoc maliziosamente truccati per permettere alla nascita di uno dei più grandi business del xx secolo ed a quanto pare anche del xxi secolo. speriamo che questa follia cessi. uccidere ad ogni costo innocenti anche rischiando la vita è il limite massimo di follia che l’uomo possa raggiungere. Mi auguro che questa pazzia generale finisca presto.
Basta con questa stupidaggine MENZOGNERA delle donne morte per aborti clandestini !!! Basta basta basta.
Vatti a guardare le statistiche delle donne morte in Italia prima della legge assassina 194 (morte per qualunque tipo di malattie nota bene) e scoprirai che il mantra che ripetete è una immane stupidaggine.
Nel 1972 in Italia sono morte 15116 donne in età fertile (15-45 anni) e tra queste 409 per complicanze di gravidanza o durante il parto. Quindi le morti femminili da aborto clandestino potranno essere state una decina o poco più a stare larghi… Gli anni prima e dopo il 1972 hanno dati omogenei.
Ora non so quale pazzo oserebbe dire che per evitare 15 donne morte all’anno per aborto clandestino bisogna autorizzare l’aborto legale uccidendo più di 100mila esseri umani ogni anno.
Per favore basta BUGIE.