Inizia un altro anno e torna la depressione degli italiani. Lo afferma una ricerca pubblicata dalla rivista “Riza Psicosomatica”. Per un italiano su due (53%), l’inizio d’ogni anno è sentito, ormai, come un passaggio critico. Per le donne – le più colpite (63%) – significa sentirsi ingrassate e bisognose d’affetto. Per gli uomini, invece, è come provare senso di sfiducia e, principalmente, paura di non guadagnare abbastanza. Tuttavia, sembra che esistano alcuni antidoti allo sconforto da dopo-Capodanno. Sono i libri, secondo i risultati resi noti a Milano da Larl (Libera associazione per la ricerca applicativa della lettura e della letteratura). Addio, Prozac e psicofarmaci, i più moderni psicoterapeuti adottano nuove terapie: a inizio cura assegnano ai loro pazienti agitati letture antitristezza e, nel corso delle varie sedute, li invitano a commentare le trame dei grandi della letteratura. I risultati? Chi legge “I Malavoglia” di Verga, o “Moby Dick” di Melville supera la depressione. Chi sceglie Italo Calvino ritrova coraggio, mentre il Principe di Salina de “Il Gattopardo” insegna a controllare gli impulsi. I gialli di Agatha Christie sono rassicuranti, mentre “Pinocchio” aiuta a far uscire dal proprio guscio (di burattino di legno) e ad affrontare la vita con passione. Non resta che augurare buona lettura – e buon anno – a tutti. ([email protected])
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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