In questi anni sono sorte diverse “associazioni maschili”. Secondo Risé «ne fanno parte uomini che puntano al recupero di un’identità maschile considerata perduta, e sono oggi diffuse in America ed Europa. Laiche o religiose, propongono il ritorno al matrimonio indissolubile o covenant marriage poiché sostengono che lo Stato non deve decidere per i cittadini. Dunque chiedono un’alternativa al divorzio sostenendo che questo demotiva la coppia, spingendola a divorziare. E il covenant marriage è già realtà in molti degli Stati americani».
Un altro obiettivo è l’affidamento congiunto o condiviso.
«Presente già in molti paesi, in Italia c’è già una proposta di legge che però trova opposizione soprattutto a sinistra. Il perché è presto detto: il prevalente affido dei figli alla madre, che oggi è la prassi, consente di mantenere in piedi un meccanismo di consulenze psicologiche, assistenze sociali e attività legali fonte di profitto per molte figure professionali che, nel momento in cui il rapporto tra separati divenisse più civile, non avrebbero più pane per i loro denti. E di certo il rapporto tra coniugi migliorerebbe se alla figura del padre, ridotto oggi a surrogato della madre o al massimo a dispensatore di alimenti, fossero finalmente restituite le responsabilità che gli competono».
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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