Dopo lo scontro aspro con Formigoni, ora siamo uniti per l’attuazione del programma. Ha detto così Roberto Maroni, candidato Pdl-Lega per Regione Lombardia, all’incontro organizzato dal settimanale Tempi ad Albiate (MB) dal titolo “A cosa serve la politica? Il popolo, le opere, i suoi bisogni“. Ieri abbiamo riportato sinteticamente le risposte che Maroni ha dato alle domande su imprese, burocrazia, welfare e scuola. Di seguito, i suoi argomenti su sanità, 75% delle tasse in Lombardia, formazione e Roberto Formigoni.
COMPETIZIONE CON FORMIGONI. Roberto Maroni si è reso protagonista di uno scambio di battute sul rapporto tra lui e Formigoni («lo invidio perché è più alto e più bello, anche se io sono più giovane») e ha assicurato di volere «dimostrare di essere più bravo di lui». Poi ha aggiunto sullo scontro che li ha visti protagonisti al momento di scegliere la candidatura del Pdl alla presidenza della Regione: «Conosco Formigoni da tanti anni, ho un rapporto di sincera amicizia con lui. Abbiamo avuto anche un rapporto conflittuale, c’è stato un periodo di scontro, ma quando io alla fine ho fatto l’accordo con il Pdl e Berlusconi, ho chiamato Formigoni e gli ho riconosciuto di avere avuto il coraggio e l’umiltà, qualità difficili da trovare in un politico, di dire: mi metto al servizio della causa comune, che è l’attuazione del programma».SANITÀ LOMBARDA ECCELLENTE. Interrogato da un medico sul sistema lombardo della sanità realizzato da Formigoni e sui valori da portare avanti in questo ambito, Maroni ha risposto (QUI IL VIDEO): «Il sistema sanitario lombardo avrà anche delle imperfezioni, ma è una eccellenza in Italia e in Europa nel rapporto tra pubblico e privato e nelle prestazioni che rende. Paragonato alle altre regioni siamo su Marte. Sono stati fatti tagli per risparmiare ma è stato preservato il valore della persona, che deve essere al primo posto». Bisognerà ridurre ulteriormente i costi? «Noi abbiamo approvato nel 2009 una legge a livello nazionale sul passaggio nel sistema sanitario dal costo storico a quello standard. La legge è stata messa in pausa dal governo Monti, ma il prossimo Parlamento dovrà approvarla e noi avremo così vantaggi immediati e risorse da investire nella sanità. Se il prossimo governo non lo farà, vi assicuro che come governatore della Lombardia andrò giù e li costringerò a farlo».
FORMAZIONE, SÌ ALLE SPERIMENTAZIONI. Per quanto riguarda le sperimentazioni nell’ambito della formazione da parte di attori privati (QUI IL VIDEO), spesso impedite dalla rigidità della legge, Maroni ha riconosciuto «di avere fiducia nei confronti di chi svolge queste attività dal rilevante valore sociale. Solo queste iniziative combattono la dispersione scolastica, il pubblico non ce la fa. La funzione pubblica delle scuole private deve essere salvaguardata e sostenuta dalla Regione». Con quale legge? «Non sono preoccupato di dire con che legge o norma, voglio sostituire la normativa che irrigidisce il sistema, con un accordo pattizio basato sulla fiducia. Si crea un protocollo, si fa un patto per permettere di agire, che è facilmente modificabile nel momento in cui c’è bisogno e le condizioni cambiano. Ecco il metodo che voglio usare».
75% DELLE TASSE IN LOMBARDIA. Infine, il direttore Luigi Amicone ha posto una domanda a Maroni: come farà a trattenere il 75 per cento delle tasse in Lombardia? La risposta (QUI IL VIDEO): «Sarebbe la soluzione di tutti i nostri problemi e questo è un punto che c’è anche nel programma delle elezioni politiche. Questo è il dato interessante: perché è un punto firmato anche da Grande Sud, quindi significa che i governatori del sud alleati con Pdl e Lega hanno accettato questo principio, che va a favore del sud perché lo costringe al principio di responsabilità. Questo è il metodo giusto. Come ottenere il 75%? Molto semplice, siccome è nel programma di coalizione, vinciamo oltre che in Lombardia anche alle elezioni politiche e abbiamo risolto il problema».