Oggi il Pdl, in accordo con la Lega Nord, presenta in Parlamento una proposta di legge elettorale. «Aperta alle modifiche di tutti», ci tiene a precisare il centrodestra. Punti fermi: preferenze e premio di maggioranza al primo partito. Il Pd però non approva e minaccia elezioni anticipate, come dichiarato ieri da Rosy Bindi: «Se continuano così, siamo pronti ad andare a votare anche con questa legge elettorale che detestiamo». Qual è il problema? «Il Pd vuole mettere in crisi la maggioranza perché non accettano il fatto che abbiamo un accordo con la Lega?» dichiara il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi a tempi.it. «Non è molto “responsabile”».
On. Lupi, cosa sta succedendo alla maggioranza che sostiene Monti?
Assolutamente nulla.
Il partito di Bersani, però, accusa il Pdl di “doppio gioco”, di voler sabotare la maggioranza accordandosi con la Lega sulla legge elettorale.
Quella che sostiene Monti non è un’alleanza politica ma di responsabilità. In questo momento, mettere in crisi la maggioranza che sostiene Monti perché non si accettano accordi fra ex alleati storici in materia di legge elettorale non è molto “responsabile”. Non abbiamo mai imposto al Pd di non avere relazioni con l’Idv o con Sel. E poi l’abbiamo sempre detto: l’accordo va trovato fra tutte le forze politiche, compresa la Lega. Se non si trovasse un accordo globale, lo stesso presidente della Repubblica ha sollecitato il Parlamento a un voto a maggioranza.
Sulla legge elettorale, Rosy Bindi ha paragonato il comportamento del Pdl e Berlusconi a quello di Penelope, che tesse la tela di giorno e la disfa di notte.
Un’immagine inverosimile. Il vero problema è che il Pd vorrebbe che accettassimo la loro proposta “senza se e senza ma”. Da tempo stiamo lavorando per arrivare a un accordo con tutte le forze politiche e dei punti di convergenza li abbiamo trovati: restituire la scelta dei rappresentanti ai cittadini e dare un premio di maggioranza ai vincitori delle elezioni. Ora, dopo mesi di stallo, abbiamo deciso di presentare il nostro ddl, aprendolo alle modifiche del Parlamento, Pd compreso.
Il segretario del Pd Bersani dice che «con la maggioranza divisa, il Governo non può prendere le misure necessarie».
Che cosa significa? Che il Pd toglierà la fiducia a Monti? Se Bersani vuole andare al voto anticipato in autunno e con questa legge elettorale, dovrebbe dirlo esplicitamente. Noi riteniamo che sarebbe da irresponsabili presentarsi agli elettori in anticipo e senza aver cambiato la legge elettorale.