
Libia. Il mistero del cecchino di Sirte che dà la caccia all’Isis

Non è ancora chiaro se si tratti di un virtuoso del fucile di precisione, di un vendicatore solitario, di un ex membro dei servizi segreti inglesi o se sia una storiella messa in giro dallo Stato islamico per confondere le acque. L’unica cosa certa sono tre cadaveri, tre leader dell’Isis in Libia uccisi in soli dieci giorni e tre fori alla testa causati da tre proiettili partiti da molto lontano.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]LE TRE VITTIME. Più passano i giorni e più si infittisce il mistero (e la confusione) sul cecchino solitario che ha preso di mira i jihadisti a Sirte, città natale di Muammar Gheddafi oggi in mano ai tagliagole. Il 14 gennaio è stato ucciso Abu Anas il sudanese, davanti a una clinica vicino al lungo mare. Il 19 è stato colpito alla testa Abu Muhammad al-Dernawi. Per il Foglio, è morto mentre passava in automobile vicino all’ingresso est della città. Il 24, infine, è stato assassinato Abdallah Hamad al Ansari, un capo libico del gruppo, ex militante di Ansar al-Sharia.
INTELLIGENCE BRITANNICA. Sembra che lo Stato islamico abbia finora dato la caccia ovunque al cecchino, invano. Dieci giorni fa, una fonte dell’intelligence britannica ha dichiarato al Daily Star che solo un cecchino di un reparto d’élite dell’esercito potrebbe agire in questo modo e che in alcune intercettazioni telefoniche è stato rilevata la presenza di un uomo che parla con accento inglese e lavora per un gruppo anti-Isis in Libia. Spiega la fonte: «Alcuni indizi ci dicono che l’uomo è stato addestrato dall’esercito britannico. È molto probabile che sia un ex membro delle forze speciali. Se non l’hanno ancora catturato è perché sceglie molto attentamente le sue postazioni. Spara da molto lontano e si assicura di avere una via di fuga. Solo un cecchino esperto può agire così».
È UNA MONTATURA? C’è anche però chi ha espresso seri dubbi sull’attendibilità di queste informazioni. Secondo la televisione Libya Al Hurra, emittente che trasmette dal Qatar e fondata a Benghasi, la notizia è stata diffusa in origine dai social media vicini all’Isis. «Il mito del cecchino di Sirte», dunque, «potrebbe essere una montatura per nascondere il vero motivo della morte di al Ansari». Il mistero si infittisce.
Foto Ansa
[pubblicita_articolo_piede]
Articoli correlati
1 commento
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Va be’…..tre papocchi daesh sono schiattati con un buco in testa….buone notizie.
Speriamo che a quei tre si aggiungano molti di più.
Viva la morte loro, dovremmo festeggiare !!