
La strada verso casa
Un uomo d’affari torna al proprio villaggio per la morte del padre. Durante i preparativi per il funerale, la madre racconta al figlio come conobbe il marito…
Per chi si accontenta di qualche film natalizio o di qualche sceneggiato para-religioso con i Castellitto o con le Cucinotta di turno è difficile che possa piacere un film del genere. Il film migliore della settimana è La strada verso casa, un film che ha tutti in numeri per tenersi lontano lo spettatore medio. È cinese, il regista Zhang Yimou (Lanterne Rosse, Non uno di meno) ed è un ex fuoriuscito da poco reintegrato nel Partito. Si narra una storia d’amore apparentemente sorretta dal filo rosso della nostalgia con ritmo orientale, molto lento per la pupilla occidentale. Eppure La strada verso casa merita di essere visto perché è un film sulla famiglia e sulla verità nel rapporto tra uomo e donna. Tutto sorretto intorno a pochi attori e da una messa in scena cristallina ed essenziale, autenticamente commovente nella figura della tenace e splendida protagonista femminile, è un’opera profonda che descrive il reale percorso dell’affettività, con affondi struggenti sulla morte, sul dolore e sul distacco, senza un’ombra di sentimentalismo lacrimevole. Vincitore dell’Orso d’Argento all’ultimo festival di Berlino (ma nessuno se n’è accorto).
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