Forse sta finendo l’era delle cupcake, tortine ricoperte di glassa così richieste in questo periodo che a ogni angolo spunta fuori una nuova pasticceria specializzata. A dirlo è una voce autorevole e insolita, quella del Wall Street Journal. Il quotidiano economico ipotizza la crisi sulla base delle azioni economiche delle aziende americane più famose.
CRISI. La Crumbs Bake Shop, produttrice di cupcake in franchising, dal giugno 2011 a oggi ha sempre potuto contare su azioni stabili. Ma il vento è cambiato, il titolo sta calando in borsa e le previsioni per le prossime settimane fanno pensare al peggio. Colpa dell’uragano Sandy, che ha distrutto molti punti vendita, e di un mercato dolciario ormai totalmente saturo. Attualmente la Crumbs Bake ha 67 negozi all’attivo con previsioni di guadagno nettamente in calo: «Il fatto è che le persone stanno imparando a fare le cupcake a casa e comunque il loro non è più un prodotto nuovo. L’offerta si è appiattita», spiega Darren Tristano, voce di una società di consulenza specializzata nel settore alimentare di Chicago.
SETTORE SATURO. Un altro grande produttore, Gigi’s Cupcake, possiede 85 punti vendita ma nemmeno lui se la passa tanto bene. Stesso discorso anche per Salon Cupcake, in New Jersey. La sua proprietaria, Cynthia Hankerson, ammette la crisi del settore: «Lo scorso anno incassavamo una media di 600/700 dollari nella sola giornata di sabato. Ora siamo fortunati se arriviamo a trecento dollari». La fine dell’egemonia dello zucchero è vicina.