«Io, co-fondatore del Pd, dico che quella delle Sentinelle in piedi è una battaglia di sinistra»
Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli. In premessa confesso. Ho le mie colpe. Ho contribuito a far nascere il principale partito della sinistra italiana, sono stato candidato alla segreteria nazionale alle primarie fondative (eravamo in cinque, non sono neanche arrivato ultimo, ma quarto) di quel Pd veltroniano nel 2007; ne ho scritto lo statuto, ne sono stato dirigente e pure parlamentare. Poi, dopo aver deciso di non ricandidarmi a deputato, non pago ho pure scritto un libro dalla copertina rossa che insiste sulla parola “resistenza” (il titolo del libro è Voglio la mamma, qualcuno di voi l’ha letto?). Capirete che è normale, dato questo retaggio, che mi compaia di tanto in tanto in sogno il compagno Lenin pronunciando il suo slogan più famoso: “Che fare?”.
Che fare davanti all’avanzata nelle scuole dell’ideologia del gender? Che fare davanti a chi vuole mettere in una legge sulle unioni gay la stepchild adoption, cioè la legalizzazione ipocrita della pratica dell’utero in affitto? Che fare davanti a chi conciona di omogenitorialità e di omofobia, concetti dai contorni labili, provando a varare il ddl Scalfarotto che vorrebbe impedirci persino di parlare? Che fare davanti agli inneggianti alla fecondazione eterologa che sono riusciti a metterla nei livelli essenziali di assistenza? Che fare davanti alla Corte costituzionale che legittima l’eterologa scrivendo nelle motivazioni della sentenza una bestialità giuridica che definisce «incoercibile» il «diritto ad avere un figlio»? Che fare davanti ai fautori dell’aborto di massa dei bimbi down che si commuovono davanti ai video dei bimbi down; davanti ai campioni della lotta alla discriminazione che ti discriminano e ti definiscono «bigotto, retrogrado e medievale» (nel mio caso anche «ciccione di m…») se non la pensi come loro; davanti ai teorici dell’eugenetica e della soppressione degli esseri umani “deteriorati” anche con l’infanticidio e l’eutanasia che poi scopri essere animalisti convinti (andate a leggere chi è e cosa scrive Peter Singer, insegna a Princeton)?
Che fare? Occorre rispondere. Mobilitarsi. Scendere in piazza, come le Sentinelli in piedi in cento piazze di tutta Italia. Occorre informarsi e diventare pienamente consapevoli. Occorre proclamare una verità: siamo uomini e donne, ma quali gender studies. Non solo. Tutti noi proveniamo dall’unione di un uomo e di una donna. Tutti. Indistintamente. Questa è una verità e, come diceva Husserl, la verità ha una caratteristica: è autoevidente, non c’è bisogno di dimostrarla.
I miei obiettivi
Oltre a rispondere, oltre a mobilitarsi, oltre a scendere in piazza, oltre a informarsi e oltre a proclamare le più basiche verità, occorre ragionare. Ragionare noi stessi e avviare un ragionamento. Io ho due obiettivi: far ragionare la sinistra italiana, quella devastata da una desertificazione culturale per cui da decenni il massimo della formazione è stato restare in sezione a guardare Happy Days (non è mia, è di Nanni Moretti, che in un film fa pure l’imitazione di Fonzie); e poi risvegliare il gusto della lotta del mondo cattolico, che unito e libero da qualsiasi tentazione divisiva, capisca che l’offensiva di coloro che vogliono trasformare le persone in cose è in atto e merita una risposta veemente a difesa della dignità e della libertà del soggetto più debole.
E il soggetto debole, lo dico da uomo di sinistra anche se non più iscritto al Pd, tra la coppia di omosessuali ricchi che si vogliono comprare un bambino affittando l’utero di una donna bisognosa e il neonato che appena nato viene strappato al seno materno e consegnato come un pacco agli acquirenti, è senza dubbio il neonato. L’altro soggetto debole, i cui diritti andrebbero tutelati, è la madre a cui è strappato il figlio e che si sottopone a questa umiliazione della propria anima (perché per una donna la maternità è l’anima) per una condizione di bisogno, per denaro.
Ogni santo giorno che Dio manda in terra ce n’è una. E quando la magistratura fa la sua sentenza, palesemente contra legem ma atta a «supplire alla debolezza della politica sui diritti civili», ecco che scatta l’obbligo di applauso mediatico: viva il tribunale di Grosseto che fa trascrivere i matrimoni gay all’anagrafe; viva il tribunale di Milano che assolve la 54enne milanese che s’è andata a comprare un bimbo in India e l’ha dichiarato come figlio proprio; viva il tribunale di Roma che decide che una bimba può avere due mamme e nessun papà. E noi, che facciamo noi?
Noi del gruppo che ha sostenuto la diffusione di Voglio la mamma, inventando dal nulla circoli che sono attivi ormai in tutta Italia, dal 13 gennaio 2015 risponderemo ogni giorno attraverso un quotidiano. Si intitolerà La Croce, come l’omologo che da 140 anni i francesi trovano nelle loro edicole.
Il nuovo quotidiano
Si intitolerà così perché, come spiegava papa Benedetto XVI, la Croce è lo specchio dell’umanità. E io non ho nessun odio per questi affittatori di uteri, cacciatori di bimbi, soppressori di nascituri o di anziani. Non ho nulla contro costoro, vedo tutta la loro dolente umanità, anche la loro specchiata nella Croce. Proveremo a parlare e a spiegare ogni giorno con un quotidiano cartaceo – presente in edicola e sui vostri tablet o pc –, perché c’è bisogno di resistenza contro l’avanzata di chi vuole riportare le lancette dell’orologio a duemila anni fa, quando le persone erano cose, quando potevano essere comprate o vendute in schiavitù, quando potevano essere uccise con il gesto di un dito di un imperatore, quando potevano essere gettate da una rupe se nate con difetti. Poi arrivò un Segno, la Croce appunto, e liberò l’umanità.
Noi, laicamente e in modo totalmente aconfessionale, senza alcun moralismo perché siamo peccatori incalliti, parleremo di quella liberazione che sostiene la nostra libertà e comporta un obbligo di sostegno ai diritti dei soggetti più deboli. E i soggetti più deboli sono il nascituro, l’anziano malato, la donna bisognosa, tutti coloro che un mondo senza cuore si appresta a considerare “scarti”, come spiega bene papa Francesco invitandoci a reagire a questo tipo di cultura.
Le persone non sono cose, i figli non si pagano, gli uteri non si affittano, i malati non si uccidono. Forti di queste verità, ci apprestiamo a testimoniarle con ancora più costanza. Al compagno Lenin ho dato la mia risposta.
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PUPPATO ANCORA PUPPATTIANA.
Settembre dovrebbe essere dichiarato mese puppattiano. Nel settembre 2012 senatrice Puppato si autocandidò alle primarie del PD per diventare segretario nazionale del partito e presidente del Consiglio. Un tonfo, nonostante un ammirevole impegno non raggiunse il 3%. In questo settembre 2014, senatrice Puppato si autocandida a governatrice del Veneto.
Un articolo apparso nel Gazzettino di venerdí 26 settembre, del giornalista Giorgio Gasco,ha un titolo significativo: PUPPATO CONTRO TUTTI: IL PD, UNA PALUDE.
Nell’ articolo senatrice Puppato afferma: “ Io candidata anti Zaia con un centrosIstra allargato a M5s”. Anche in passato senatrice Puppato basandosi sull’ ipotesi, forse errata, che Beppe Grillo sia un puppattiano si è poposta come ambasciarice o ponte con M5s, nell’ indifferenza dei grillini, che anzi l’ hanno criticata duramente in occasione del suo voto favorevole all’ abolizione dell’ art. 138 della Costituzione. Anche in questa occasione, almeno finora, non si sono sollevate da M5s grida d’ entusiasmo per la disponibilità di senatrice puppato a governare il Veneto assieme. Anzi l’ on. Federico D’ Incà responsabile della campagna elettorale del M5s per le regionali venete in articolo di Paolo Bonet del Corriere del Veneto di domenica 28 settembre ha chiaramente e decisamente respinto l’ennesima avance di senatrice Puppato.
Nell’ articolo, invece di attaccare gli avversari politici del PD, Zaia, Berlusconi od altri, si dedica ad una polemica frontale con il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale veneto,Tiozzo, reo di aver detto che senatrice Puppato ottenne la candidatura al senato nel 2013 come risarcimento del dopo primarie. Tiozzo non è l’ unico in giro a pensarla cosí. Insomma un debutto di campagna elettorale che ha il sapore, se non di autolesionismo, certamente di lesionismo nei confronti del partito di appartanenza, con sicura soddisfazione di Luca Zaia.
In un articolo apparso nella Tribuna del 28 settembre, dal titolo IL PD E LA STRADA SBAGLIATA PER LA REGIONE, il giornalista Francesco Jori, sottolinea come il PD con lo stile di cui sopra, non fa però nomi, rischia di vanificare una possibile vittoria.
I due articoli andrebbero letti da parte degli iscritti e simpatizzanti del PD. Una riflessione su senatrice Puppato è d’ obbligo.
Ça va sans dire che Zaia tifa per Puppato candidata.
Signor Adinolfi a tutti i suoi perché vorrei rispondere con un altro perché: Perché le sue idee e convinzioni legittime e rispettabilissime debbono limitare così pesantemente le legittime aspirazioni “MIE”? Perché gran parte (non tutte) delle sue idee hanno un riscontro di legge se non se ne è accorto. Ciò che penso che desidero, a cui aspiro io, non toglie e limita nulla a chi la pensa come lei.
Utero in affitto? Brutta Cosa! Permettete di adottare semplice no?
E se posso, molto pacatamente: una cosa è nascere da un uomo ed una donna, altra cosa è essere figlio di qualcuno”
Perdoni le mie frasi sgrammaticate.
Non mi interessa sapere se la “battaglia” delle cosiddette “sentinelle in piedi” sia di destra o di sinistra, Adinolfi. So che e’ una battaglia retrograda, ipocrita, che nasconde dietro una maschera di pelosa preoccupazione per le presunte vittime delle nuove conquiste sui diritti civili del popolo LGBT una ripugnante omofobia. Ripugnante perchè si nutre di menzogne, di disinformazione, di terrorismo psicologico atto a terrorizzare gli ingenui. Non c’è nessun nesso fra l’ orientamento sessuale etero o omosessuale e la parafilia pedofilica; è falso che le famiglie omogenitoriali facciano necessariamente del bambino una merce, come avviene, purtroppo, nel caso di coppie etero che divorziano; è falso che “i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre”: hanno bisogno di amore, affetto e di calore umano.Le sentinelle in piedi sono un movimento che non si perita di allinearsi a posizioni reazionarie tipiche dell’integralismo cattolico e di formazioni parafasciste come “Forza Nuova” La loro vigliaccheria e ipocrisia è dimostrata dal loro rifiutare qualsiasi dialogo e dissenso, sui loro siti pieni di tartufismo ideologico, di una ideologia che considera il razzismo omofobico accettabile. L’ideologia gender non esiste, esiste l’ideologia di chi un tempo approvò le leggi razziali e ora vuole spacciare l’odio omofobico per “libera opinione”. Non si difendono i diritti dei bambini calunniando e spargendo fango su una minoranza, caro signor Adinolfi.
Caro Adinolfi, come spiegava papa Benedetto XVI, la Croce è lo specchio dell’umanità. E io non ho nessun odio per questi affittatori di uteri, cacciatori di bimbi, soppressori di nascituri o di anziani. Non ho nulla contro costoro, vedo tutta la loro dolente umanità, anche la loro specchiata nella Croce.
A suo tempo guardavo esattamente in quel modo i faziosi di sinistra che mi tediavano con le loro boiate ideologiche (nota che a Brescia e al mio liceo i radical chic portavano abiti da sbindoni costosissimi e quasi sempre erano ricchi di famiglia- ora giacche sartoriali di Bertinotti e due alberi di D’Alema docet) e demagogiche!!!Sicuro tanti di quei sisnistroidi sessantottini ora girano in bmw e sono datori di lavoro da neo feudalesimo (cito in libertà un acuto intervento di un illuminato ospite di tv 2000), così avrò guardato te, fratello, mentre fondavi il PD, sempre scuotendo mestamente la testa…ma le critiche che ti vengono rivolte un po’ te le meriti, va bene, ma sei stato giovane e hai sbagliato: il problema non è che la gente si convinca delle cose o venga convinta e che a proprio modo sia in buona fede, il problema è che alle persone non viene insegnato ad andare in fondo a se stessi, ad avere quella sapienza e quel discernimento che la mia fede mi rimanda a Dio Padre per andare a pigliarlo in fondo all’anima, ad agire con un netto discernimento riguardo a prese di posizione che porteranno a delle conseguenze che sono quelle che ora ti vengono rinfacciate (rinfacciandole a te per la sinistra di cui facevi parte e che ha cavalcato molti di questi cavalli che tu ora ritieni imbizzarriti). Già, sei stato responsabile, direttamente ed indirettamente dello scempio morale ed etico cui si è giunti criticando unicamente la Chiesa o la religione cui fieramente e alla quale ho il privilegio di appartenere tout court senza nemmeno approfondirne la conoscenza, ma se ora la pensi diversamente e sei cresciuto e cerchi di riparare a danni fatti non vedo perchè non usare la stessa misericordia per te. Amen
Caro Adinolfi,
bravo.
Io ho sempre sostenuto che stare realmente dalla parte della dottrina sociale della Chiesa è essere di sinistra.
E mi è sempre dispiaciuto che tanti cattolici di sinistra non l’abbiamo mai capito.
matteo
Sei Renzi?
caro Adinolfi viva il tuo coraggio! Magari i cattolici la pensassero così. Ci troveremmo in una società più giusta. Comunque grazie
chiedo a qualche luminare e progredito di sinistra (es Filomena) una spiegazione: poichè la sinistra oggi tenta di liberalizzare anche la pedofilia, vuol dire che la ritiene un diritto positivo e degno dell’uomo. Ma allora perchè accusano i preti di pedofilia quale titolo infamante ?? il vostro cervello fa cortocircuito ??
Per prima cosa non ho mai dichiarato la mia appartenenza politica su questo blog, secondo di una cosa puoi star certo caro Giuliano, piuttosto che votare a destra mi faccio suora il che per una eretici la dei lunga su cosa ne penso dei vermi neri (tanto per usare il tuo vocabolario).
Riguardo alla violenza, io mi sono sempre dichiarata contraria per cui rivolgi a qualcun altro le tue offese.
Però è vero che la frontiera del politicamente corretto si sta pericolosamente spostando. Cosa ne pensi?
Dalle mie parti c’è un detto “nuddu si pigghia se non si rassumigghia” (nessuno si prende se non si somiglia). Non essendo esperto di proverbi, forse è comune in tutta Italia. Ma se i radicali al 99% sposano le battaglie di sinistra (e viceversa) darti di “sinistra” non è tanto sbagliato. Le cose rosse sono più violente delle nere (pensa alle formiche …. e lascio stare i vermi )
MITICA Filomena,
“…non ho mai dichiarato la mia appartenenza politica…” come se non si capisse dagli interventi !!
E poi la perla finale : “….piuttosto che votare a destra mi faccio suora….”, mumble, mumble ma allora chi sa mai cosa voterà ?? Il primo che indovina vince una giornata con Filomena mentre scrive i suoi post su Tempi…..
Ma
Si, è talmente a sinistra che fa il giro e si incontra con ncd. Dai su.
Fondatore del PD.
La bibbia aveva ragione… quando c’è il peccato originale poi non si rimedia più.
Si dice giustamente che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Codesto intervento di una riga, caro Lucillo, è bastato e avanzato per dimostrare a tutti i lettori che tu, della Bibbia, non hai capito un tubo.
Però puoi sempre rimediare…
Ok
aspettiamo che venga qualcuno a schiacciare la testa del serpente
mi sa che anche riducendo al 10% i tempi biblici, quando arriva non troverà più traccia del pd
Ohibò! La cosa, incredibile a dirsi, è ben più grave di quanto si poteva credere.
Per informazione di Lucillo, il serpente ha già trovato il suo schiacciatore. 2000 anni fa.
Sig. Lucillio non si preoccupi del sig. Stoppani e legga pure qualsiasi altra cosa le vada…sarà sicuramente più utile ed interessante.
In effetti sono di gran lunga più divertenti le tue storielle sulle “ideologie religiose” e sulla “fatina dei denti”.
Faccio fatica a credere ai miei occhi quando leggo articoli del genere, intrisi di odio e disprezzo mascherati da parole dettate da uno sguardo paternalistico e, aggiungerei, arrogante. Sì , arrogante perchè si arroga il diritto di contenere la verità in ciò che afferma e giustificando le proprie affermazioni con luoghi comuni e pillole di filosofia appositamente scelte.
Si tira sempre in ballo Dio e “lo stato di natura”, senza riuscire ad ammettere a se stessi che siamo la specie animale che è ormai sempre più distaccata da questo sacro e divino “stato di natura”. Le leggi di cui si parla nell’articolo a quanto pare sarebbero solamente una manifestazione diabolica della parte di società che non appartiene alla vostra cricca; ma io credo che se queste leggi sono così malconce forse è perchè la resistenza di fronde estremistiche come la vostra impedisce un respiro più ampio e la scrittura di leggi fondate su principi diversi da quelli che fino ad ora hanno governato il nostro paese e , direi, anche le menti afflitte di “famosi” fondatori del PD.
Non sono gay, lavoro tutti i giorni a contatto con bambini, sono di sinistra (certamente non il genere di sinistra del PD) ma non ho l’arroganza di affermare giustizia negando dignità e diritti ad ogni “tipo” (se si può ancora dire) di essere umano.
Che vergogna.
Vergognoso è decidere a tavolino che alcuni bambini possono godere di un padre e di una madre ed altri invece no; che alcuni bambini possono restare con la propria madre biologica ed altri no; che avere figli sia un diritto garantito dallo stato indipendentemente dalle esigenze dei figli stessi; che i bambini siano degli oggetti da comprare pagando gli uteri di donne alla ricerca di soldi ecc. ecc. Più in generale è vergognoso pensare che tutto sia consentito, anche quando ciò va a scapito dei soggetti più deboli. Per pensare questo non occorre essere religiosi o seguaci di una filosofia imperniata sulle leggi di natura, basta ragionare con la propria testa ed avere un minimo di compassione per i più deboli. Simone, la tua presunta tolleranza – che si opporrebbe all’arroganza di Adinolfi&co – è solamente un “ognuno faccia quello che vuole e non rompetemi le balle”, un mix tra indifferenza ed egoismo. Tanto, ormai questo è certo, il bambino che sarà concepito da una donna, strappato dalla propria madre e parcheggiato per legge presso qualche coppia di omosessuali non sarai certo tu, per cui chisseneimporta, scriviamo qualche frase politically correct su un blog, autoconvinciamoci che sia tutto ok, e va tutto bene, madama la marchesa.
Mi perdoni:
“Tutti noi proveniamo dall’unione di un uomo e di una donna. Tutti. Indistintamente”.
“la madre a cui è strappato il figlio e che si sottopone a questa umiliazione della propria anima (perché per una donna la maternità è l’anima)”
sono questi luoghi comuni o più semplicemente la realtà?
Le va bene che una
“coppia di omosessuali ricchi che si vogliono comprare un bambino affittando l’utero di una donna bisognosa” o ” il neonato che appena nato viene strappato al seno materno e consegnato come un pacco agli acquirenti”?
Lei afferma: Si tira sempre in ballo Dio e “lo stato di natura”, senza riuscire ad ammettere a se stessi che siamo la specie animale che è ormai sempre più distaccata da questo sacro e divino “stato di natura”
Mi scusi , ma lei confonde il prodotto di una cultura metropolitana che, questa sì, si è distaccata dalla realtà con il dato reale stesso. Purtroppo per lei il dato reale, quello che sta lì come un macigno è che la vita su questo pianeta, altrove non so, ha dispiegato un’enorme varietà nel tempo e nello spazio grazie allo scambio genetico che si è consolidato fra sessi diversi. L’uomo è sì “qualitativamente” diverso dal resto dei viventi (discussione che esula dal presente argomento), ma la sua essenza organica è figlia del processo evolutivo che è avvenuto nel corso di milioni di anni e che si è avverato grazie allo scambio genetico maschio- femmina, che è alla base della grande biodiversità della vita sulla terra. In altre parole apparteniamo ad un Regno animale insieme a milioni di specie, anche quelle più lontane da noi, caratterizzate sempre dalla presenza di due sessi distinti che noi chiamiamo maschio-femmina. Non solo. Atti omosessuali esistono in molte specie di mammiferi, ma sono circoscritti quasi sempre agli esemplari più giovani all’inizio dell’età matura e comunque non caratterizzano mai tutta la vita del singolo animale. Inoltre la coppia omosessuale non esiste in alcuna specie, come è ovviamente comprensibile; contrasterebbe il più potente istinto di ogni vita animale, quello della procreazione e della conservazione della specie stessa; qualora si formasse in una società animale, questa sarebbe destinata all’estinzione.
Il matrimonio uomo-donna non l’ha inventato la Chiesa cattolica come è noto, ma esiste, più o meno codificato giuridicamente, in più forme in tutti gruppi e società umane. A quanto pare esso meglio corrisponde alla necessità “naturale” della procreazione e dell’allevamento e cura della prole, cioè alla conservazione in generale della specie e in particolare di quella particolare società. Non è un diritto, ma un istituzione, o istituto, di origine naturale che ogni società ha codificato per soddisfare quella necessità, riservato quindi alla coppia uomo-donna. Quindi il concetto di famiglia composta da uomo e donna, maschio femmina è
Eliminare la figura madre-padre comporta obbligatoriamente eliminare la distinzione uomo-donna, maschio-femmina, il fondamento della vita animale e anche della nostra. Non si tratta solo di un artificio linguistico, bensì di una cosa assai più profonda e “malefica”. Si tratta di un’operazione artificiale tesa a negare la realtà naturale, quindi profondamente sbagliata.
Lei forse auspica che con l’ingegneria genetica si possa arrivare a scollegare la riproduzione dall’atto di amore fra uomo e donna, ad “allevare” il feto in un utero artificiale, addirittura a riprodurre un individuo dal patrimonio genetico di una singola cellula? Forse è questo il sogno nemmeno tanto segreto di alcune lobby gay, ma qui bisogna intendersi. Il prodotto di un simile rivolgimento sarebbero appunto “individui”, non persone, la società di risulta sarebbe qualcosa d’altro da quella società umana che ha prodotto Dante, Shakespeare e tutto quanto. Oltretutto probabilmente quelle pulsioni ineliminabili come l’stinto alla procreazione per la conservazione della specie riaffiorerebbero, creando sicuramente turbamenti e sofferenze difficilmente comparabili con quelli che noi comuni mortali “nati di donna” soffriamo in questo mondo.
Quando hai detto sono sinistra, vantandoti, addirittura di quella “vera” hai detto tutto. E’ normale che pensi che non esiste natura… figurati Dio. Ed è pure normale che puoi chiamare tutto “diritto”, perché vieni da una cultura che conformava tutto toglieva tutto a tutti, li vestiva allo stesso modo. Oggi vi siete inciviliti , quindi cercate di parlare di “giustizia” e “diritti”, magari togliendo un bimbo ad una famiglia “normale” (si…normale) per darla a due sporcaccioni che hanno deciso di non comprare un cagnolino. Non dici una parola del fatto che si comprano donne per affittargli l’utero, che vogliono “profumare” la pedofilia, che vogliono normalizzare l’incesto ed altre cose che umiliano l’essere umano (ma non mi meraviglia questo è la vostra di “natura”) . La cosa comica è che dimenticate che la vostra radice malata ha solo creato inferni in terra ed in questo raggiungete la sfacciataggine di dire “Che vergogna”. Ma vergognati tu!!! …. ma dubito che ne sei capace di avere questa qualità!
@Simone
Sarebbe interessante capire quali sono i tuoi principi, troppo facile criticare le opinioni altrui tacciandole di essere “luoghi comuni” senza portare uno straccio di argomento.
Concorrenza ad Avvenire? Tarquinio jn po se lo meriterebbe, per il suo continuare a tenere il piede in due scarpe.
Ottima notizia.
Comprerò sicuramente questo nuovo giornale, sperando che abbia lunga vita.
Credo sia fondamentale al giorno d’oggi un giornale attento a questi valori.
Comprerò certamente il nuovo quotidiano di Adinolfi, un’altra bella voce per incentivare le persone all’uso della ragione e a uscire dal rincoglionimento del politically correct. Altro che la “Animal Liberation” del teorico dell’infanticidio e cattedratico Peter Singer, qui occorre ricominciare daccapo con la “Human Liberation” di Gesù Cristo.
Nesusn dubbio che si stia tentano di scardinare non solo le regole morali ed etiche(da soggetto ad oggetto) ma si punti direttamente ad un capovolgimento antropologico: non sono quello che sono ma
quello che penso di essere: oggi uomo, domani donna, e via con simili castronerie
Scendiamo in piazza accendendo cuore e ragione pieni di, come dicono i francesi, “santa collera”.
Le future generazioni ringrazieranno…
Non c’è sinistra né destra di fronte a temi che riguardano la dignità dell’uomo. E proprio un uomo ha preso su di lui la croce per salvare tutti noi “peccatori incalliti”. Laicamente o no tutto ciò porta ad una sola persona Gesù che si voglia ammettere o no venuta per liberarci e questo comporta resistenza da sempre contro i mali che affliggono l’umanità.
La vita é una sola e va vissuta “meglio possibile”, quel possibile sottintende che le scorciatoie sono solo funzionali al tempo in cui vengono impostate. E’ la cosiddetta deriva relativistica di chi non sa invecchiare e quando ineluttabilmente non può che prendere atto di esserlo diventato edulcora la propria impotenza, implicitamente mai accettata durante la propria vita, richiedendo ignavamente agli “altri” (cioé alla società) di essere “terminato”. E’ la cosidetta deriva relativistica di chi non accetta l’esistenza di situazioni su cui non si potrebbe ne si dovrebbe “sorvolare” prevedendo soluzioni che legalizzano percorsi che neanche la più rozza giustizia di società primitive é mai riuscita a programmare così finemente, come ad es. l’IVG dove in modo “pratico” ed “economico” di fatto si stende il tappeto rosso di liceità per mettere le donne nella condizione di acquisire la consapevolezza di essere nel giusto nell’applicare il proprio fondamentale libero arbitrio (in realtà operando un bel “scarica barile”) invece di metterle nelle condizioni di allontanarsi da un percorso che non può che essere senza ritorno. Deriva relativistica del resto figlia soprattutto del fatto di essere “contro qualcuno” piuttosto che di consapevole e meditata valutazione. Deriva relativistica di chi inconsciamente ed erronemente cerca nella “scienza”, ancorchè matura, l’avvallo delle proprie scelte di cosidetta libertà (vedi ad es. le scelte inerenti omosessualità e compagnia quando di fatto la scienza “vera” non ha ancora precisato pienamente il perché ed il percome di certe realtà dell’animo umano). Insomma una deriva relativistica figlia del contingente e priva di prospettiva, formatasi nel vivere alla giornata, sfruttando giorno per giorno quel che é possibile e quasi sempre in danno del prossimo che non é o non può essere nelle condizioni di prendere posizione (sia che debba ancora nascere, sia che sia appena nato, sia che sia vicino alla ineluttabile morte).