Introvigne: «Una delle cause principali della crisi è la confusione fra diversi modelli di famiglia e matrimonio»

Di Redazione
22 Marzo 2014
Aprendo a Roma un convegno di Alleanza Cattolica, il sociologo torinese ha affermato: «Le donne sposate sono inequivocabilmente più feconde delle altre»

«Gli attacchi alla famiglia e la confusione fra modelli diversi di famiglia e matrimonio sono una delle cause principali della crisi economica». Lo sostiene il sociologo torinese Massimo Introvigne, che oggi ha aperto a Roma un convegno internazionale di Alleanza Cattolica sulla «buona politica» e la famiglia.

CLIMA OSTILE AL MATRIMONIO. Presentando il suo libro Sì alla famiglia. Manifesto per un’istituzione in pericolo (Sugarco), il sociologo evidenzia come in Italia da anni nascono troppi pochi bambini, fatto che mette in pericolo la struttura dell’intera società: dalla produttività alla possibilità di un welfare sostenibile.
Secondo Introvigne, parte delle responsabilità è di un clima culturale ostile al matrimonio e alla famiglia, con la promozione di modelli alternativi – dalle convivenze alle unioni omosessuali – che fanno diminuire i matrimoni e quindi le nascite.

NUOVI DATI. «Ovviamente – dichiara – una donna non sposata ha le stesse probabilità di avere figli di una donna sposata dal punto di vista della fertilità naturale. Ma dalla fertilità naturale va distinta la fertilità effettiva. Benché alcuni studiosi abbiano cercato di sostenere il contrario, il mio esame dei Fertility Files dell’ufficio nazionale di statistica degli Stati Uniti, la più vasta collezione di dati di questo genere al mondo, mostra che le donne che vivono all’interno di un matrimonio sono inequivocabilmente più feconde».

SIRENE DELL’ABORTO. «E il dato statistico – aggiunge – non è poi così sorprendente. Fare un figlio non è un semplice fatto biologico. Senza prospettive di stabilità e sicurezza per allevarlo ed educarlo, è più difficile che una donna decida oggi d’intraprendere quest’avventura, ed eventualmente resista alle sirene dell’aborto».

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13 commenti

  1. Shiva101

    …!! adesso pure la crisi è colpa dell’omosessualità..!

    Riassumendo, le unioni gay comportano:

    – distruzione della società
    – crisi economiche e povertà
    – il baratro con “esisti estremamente pericolosi” (garantisce questo signore http://tinyurl.com/qccyk9c)

    Perchè il suo libro s’intitola “Sì alla famiglia” ?
    Le unioni gay sono un “No alla famiglia” ?
    cioè… i gay sarebbero contrari alla famiglia?

    fateci ridere un po dai….

  2. francesco taddei

    prospettive di stabilità e sicurezza non sono certo date dalle leggi biaggi-sacconi.

  3. luca

    ma site seri quando sparate ste cavolate?

  4. Eloisa

    Finché ci saranno persone che pensano queste scempiaggini e altri che abboccano pure, nessuno metterà mai in atto misure di politica economica concrete per curare le disfunzionalità di questo sistema economico globalizzato iperliberista, fondato sul deprezzamento del lavoro, ma credo che sia uno stratagemma consapevole per tentare di distrarre le masse dai veri problemi e dalle rivendicazioni che dovrebbero fare per ottenere un sistema più equo.

    1. Giannino Stoppani

      Marianna Gane che supercazzola comunistoide!
      Pare una parodia di un editoriale del manifesto degli anni ottanta!
      Oh, sveglia! Oramai non ci crede nessuno a codeste BISCHERATE!
      Lo sa anche il gatto che il principale obiettivo condiviso dai massoni e dai comunisti (due facce della stessa medaglia) è il disfacimento della famiglia cristiana (per i primi) e borghese (per i secondi) in modo da isolare l’individuo e renderlo indifeso dalle loro mortifere ideologie.
      E tu, povero troll multinick, di fronte alle ovvie asserzioni di uno stimato sociologo, ci fai pure tutta ‘sta ridicola pantomima!
      Ma vai a letto, va’, ché tra poco chiudono il pollaio!

  5. italiano

    Michele, dici: “disprezzo di una Famiglia solida che trasmette valori sani”!!!
    Ma da dove sono venuti i modelli culturali CONTRO la famiglia solida che trasmette valori sani?
    Abbiamo avuto, fino all’ altro ieri, manifestazioni “a favore dellaFamiglia” con in prima fila tutta una serie di personaggi tutti divorziati che avevano lasciato le mogli per donne più giovani!!!
    Tutti a dirsi Cattolicissimi, ci mancherebbe altro, tutti a trasmettere, tra una barzelletta e l’ altra, quei “valori sani” di cui vantarsi di giorno e trasgredire la notte.

  6. michele

    Da una cultura, diffusa su tutti i mezzi di comunicazione, che dice che il matrimonio normale, senza neppure le corna, si cosa noiosa, che gli anelli siano vincoli knsopportabili, che lamore per sempre sia filosofia adolescenziale. Ed intanto, carochiamo le famiglie di tasse, non agevoliamo il lavoro, puniamo a l ibera scelta dei genitori per l’educazione dei figli.

  7. filomena

    Questa teoria per la quale chi non si sposa non fa figli è di fatto in contraddizione con quanto succede in altri paesi dove la legislazione è a favore soprattutto della natalità e degli strumenti che agevolano i genitori per rendere compatibili gli impegni di lavoro con quelli che riguardano l’educazione e l’accudimemto dei figli.
    Poi che i figli nascano dentro o fuori dal matrimonio è abbastanza irrilevante nel momento in cui entrambi i genitori si fanno carico dei figli e sono intercambiabili nel ruolo educativo ad esclusione del primo anno di vita del bambino.

    1. beppe

      filomena, vuoi spiegarci perchè i genitori sarebbero INTERCAMBIABILI solo dal primo anno in poi? e allora come la metti con l’OMOGENITORIALITA’? ma…..tu sei la risposta a questo enigma: fai venire il latte anche a noi ( maschi). sei un fenomeno, filomè’. ma….un po’ di vacanza, ogni tanto? eh?

  8. Andrea (uno dei tanti)

    CLIMA OSTILE AL MATRIMONIO????

    Cosa impedisce due persone a sposarsi?

    In cosa consiste questa ostilità C-O-N-C-R-E-T-A-M-E-N-T-E?

    E non tirate fuori questioni economiche, 40 fa si aveva meno, ci si sposava lo stesso e si facevano più figli.

    1. Paolo

      R-E-L-A-T-I-V-I-S-M-O + N-I-C-H-I-L-I-S-M-O.

      Da quando esiste l’umanità, c’è:

      – chi cerca di COSTRUIRE una vita buona per sé e gli altri.

      – chi cerca di DISTRUGGERE sé e gli altri.

      Tu, io (e tutti gli altri…) credo abbiamo un solo obbligo nella vita (che dura un soffio..)

      DECIDERE se essere Uomini Vivi o essere dei Filosofi Tristi (e perditempo…). No?

      1. Giannino Stoppani

        Dopo aver letto codesto intervento chiaramente illuminato da un acume fuori del comune ho capito cosa sottintende il tuo significativo nickname, ovvero “Andrea (uno dei tanti)”.
        Ebbene sì, non c’è dubbio, siete proprio in tanti!

  9. michele

    Da dove pensi che vsngano i fenomeni che hai citato? dalla disgregazione e dal disprezzo di una famiglia solida che trasmette valori sani.

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