Prima che fosse Mel Gibson, fu Pier Paolo Pasolini che sconvolse il mondo con questo film, che con quello di Gibson condivide tanto. L’umanità del Cristo che è uomo e Dio al tempo stesso. Che è affascinante per chi lo circonda (e nel film di Pasolini è commovente il rapporto tra Gesù e i discepoli). Che ha una madre grande e invecchiata dal dolore (e le rughe della madre di Pasolini ritorneranno in quelle della Morgenstern de “La Passione”). Che parla e soffre per un mondo fatto di bocche sdentate e cicatrici. Un mondo realista di persone limitate e imperfette che Lo attendono e che Lo uccideranno.
Di P. P. Pasolini con E. Irazoqui, S. Pasolini
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi