Il collezionismo al servizio della comunità. All’Ara Pacis

Di Gianfranco Ferroni
18 Maggio 2017
Dopo aver riportato in patria marmi onusti di gloria, raffiguranti la gens Giulio Claudia, Sorgente ha offerto i calchi di queste preziose opere al museo romano

Nuovo allestimento Gens Giulio Claudia - Ara Pacis

L’orgoglio dei mecenati riuscirà ad annullare il pessimismo contemporaneo, grazie al ritorno di un glorioso passato, illustrato con l’elegia della memoria. Quel sogno che torna ad essere presente recuperando il patrimonio artistico italiano disperso all’estero, in quella diaspora infinita che si chiama spoliazione di bellezza, con capolavori emigrati clandestinamente (altro che gli esseri umani) e non, purtroppo trasportabili nel tempo della guerra e, molto di più, in quello della pace apparente. Copie in gesso di busti augustei ora fanno parte di un nuovo allestimento del Museo dell’Ara Pacis promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Il progetto è stato finanziato interamente dalla Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, senza finalità di lucro istituita nel 2007 grazie al sostegno economico del gruppo finanziario Sorgente Group con lo scopo di valorizzare, promuovere e divulgare tutte le espressioni della cultura e dell’arte appartenenti al nostro patrimonio culturale. Dopo aver riportato in patria marmi onusti di gloria, raffiguranti la gens Giulio Claudia, Sorgente ha offerto i calchi di queste preziose opere all’Ara Pacis. Gesto singolare e da apprezzare con il senso della più profonda riconoscenza: ora il pubblico può godere delle raffigurazioni della dinastia di Augusto nella piazza intitolata proprio a quell’imperatore che ha lasciato il segno nella storia dell’antica Roma, e non solo.

“Voglio ringraziare la Fondazione Sorgente perché insieme ai funzionari della sovrintendenza si è creato un dialogo importante che ha reso possibile un’offerta culturale molto particolare”, ha detto il sovrintendente capitolino ai beni culturali Claudio Parisi Presicce, presentando il nuovo allestimento. “E’ molto importante quando il collezionismo sa mettersi a servizio di una comunità”, ha notato il vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Roma, Luca Bergamo. Riscuotendo un impegno, nuovo, da parte del presidente della Fondazione Sorgente Group, Valter Mainetti: “Continueremo nella ricerca di questi oggetti, continueremo a farne i calchi e continueremo ad implementare questa collezione. Speriamo di trovarne presto altri”.

Ray Bradbury (1920-2012) ha scritto: “Ognuno deve lasciare qualcosa dietro quando muore”, come “un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là”. Il volto umano, di un gigante del pensiero o di un condottiero, di un essere umano che ha forgiato le future generazioni o di un portatore sano di dignità, è la forma più alta di descrizione della vita: la personalità, che supera i confini dell’esistenza per consegnarsi all’eternità, è un vanto che non ha come protagonisti solamente i costruttori di imperi, ma anche quelli di famiglie e di esseri umani.

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