Dal blog di Gabriele Toccafondi – La politica deve dare ragioni, spiegare, cosa vuole fare. Soprattutto in un momento di stallo politico come questo. Forse per questo motivo il partito di Grillo preferisce solo stare all’opposizione. Uno dei punti centrali del suo programma si chiama “reddito di cittadinanza”, prevede mille euro al mese per tre anni a chiunque sia disoccupato.
Tutto questo significa trovare 220 miliardi di euro, e con le coperture che indica Grillo forse arriverebbero a 20. Gli altri 200 miliardi dove li trovano?
Se prendiamo gli ultimi dati Istat le persone giovani, sotto i 30 anni, che non lavorano e non studiano sono 2,2 milioni. Solo per loro l’idea grillina costerebbe quasi 80 miliardi di euro in tre anni. Sono invece circa 6 milioni le persone inattive tra i 15 e i 64 anni, avrebbero tutte diritto, senza fare niente se non una richiesta, al reddito statale garantito. Se prendiamo questo dato servirebbero 75 miliardi l’anno che per tre anni significa oltre 220 miliardi. Ma c’è anche da chiedersi perché mai una persona che guadagna meno di mille euro e si fa un gran mazzo ogni giorno, dovrebbe continuare a farselo. Meglio stare a casa e ricevere mille euro.
Per finanziare tutto questo Grillo propone l’abolizione delle provincie, di parte della Tav, del finanziamento ai partiti, ai giornali, tagli alle super pensioni. In totale se va bene 20 miliardi. I restanti 200 dove li prenderebbe? Nessuno risponde, perché Grillo vuole stare all’opposizione dove si urla, si sbraita, si fanno proposte senza spiegarle. Invece la politica è dare ragioni.