«Vi prego, non chiamateli i ragazzi dei centri sociali, quelli sono soltanto dei criminali. Soni i figli degli ultrà di sinistra che una volta si chiamavano Lotta continua, Potere operaio, Autonomia operaia». Un anziano ispettore di polizia, sopravvissuto agli “anni di piombo”, ha commentato così la guerriglia urbana scatenata sabato 17 a Napoli dal cosiddetto (ricco e giramondo) “popolo di Seattle” in occasione del Global Forum di Palazzo Reale (cfr. Il Giornale, del 18 marzo, p. 7). «Viviamo uno strano clima, i figli di un Sessantotto che sembra infinito usano lo stesso linguaggio dei loro padri ma non è cambiato anche quello dei politici di una certa parte, che fino a quindici anni fa difendevano questi estremisti. Minimizzano, anzi attaccano le forze dell’ordine, mandano al massacro tanti ragazzi come hanno fatto anche oggi: davanti a tutti c’erano ragazzini di 14 o 15 anni, mentre nelle retrovie i duri del movimento lanciavano di tutto sugli agenti. Sono stati dei vigliacchi». Torna in mente il Pier Paolo Pasolini che si schierava contro i figli della borghesia dell’Italia di fine anni’60 che, in nome di una rivoluzione poi approvata in salotto (Giorgio Bocca ha rammentato anche a Mario Capanna che a casa Crespi si giocava alla guerra civile; ma anche Francesco De Gregori potrebbe ricordare che Jacopo Fo non è che andava a casa sua a raccogliere fondi per l’Esercito della Salvezza) sprangavano i “poliziotti meridionali”, unici veri proletari in una lotta di “ingegneri contro altri ingegneri”. Non è che, ai quattro angoli della Terra, i “giovani anti-globalizzazione” hanno preso a darsi convegno a scadenze fisse come le tifoserie estremiste degli stadi? Sono sicuri ri-comunisti e Sinistra in genere che coccolandone le violenze riusciranno a dare alle nuove generazioni un’autentica coscienza di classe? E non sono forse solo troppo di alta classe i circoli esclusivi dell’ecologismo parvenu frequentati dalla leader dei Verdi italiani Grazia Francescato che con molto candore ha denunciato la «reazione eccessiva» delle forze dell’ordine a Napoli, ma forse non è al corrente di cosa significa fare il poliziotto per le strade italiane a 1 milione e 6 al mese?
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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