“Ghe pensi mi”, assicura Vladimir Putin dalla copertina del prossimo numero del settimanale Tempi, in edicola da oggi, giovedì 28 settembre, a Milano e Roma e nel resto d’Italia a partire da venerdì e, solo in Piemonte e Puglia, per un problema legato alla distribuzione, sabato (gli abbonati possono già leggerlo e scaricarlo qui).
Il presidente russo non è un santo e non salverà il mondo, ma è lui l’unico interlocutore possibile per rimettere ordine nel caos internazionale. Dunque, con il numero in edicola, Tempi prova a spiegare una volta per tutte “perché non possiamo fare a meno dello zar”. All’interno, anche un reportage esclusivo dalla Siria firmato dal presidente dei senatori di Forza Italia Paolo Romani, che insieme a Mario Mauro ha incontrato faccia a faccia Bashar al-Assad.
Ecco alcuni tra gli articoli e i servizi contenuti nella rivista.
MOSCA O MORTE? Putin, la Terza Roma e l’imperialismo necessario.
L’editoriale di Alessandro Giuli
VINCERE LA PACE TRA LE MACERIE. La Siria vista senza i paraocchi del mainstream mediatico. Gli incontri con i ministri, il gran muftì e il patriarca cattolico. Fino al colloquio col presidente Assad, pronto a parlare con ogni tipo di “opposizione” pur di ricostruire. Reportage senza pregiudizi e formalità da un paese fiaccato da sei anni di conflitto, ma che conserva una sua identità.
Di Paolo Romani
VOI NON SAPETE CHI È LUI. Bistrattato dalla narrazione giornalistica, il presidente russo è l’uomo che ha saputo risollevare una nazione distrutta da settant’anni di totalitarismo riplasmandone l’identità. Ritratto non convenzionale di Vladimir Vladirimovič Putin.
Di Gennaro Sangiuliano
RIVOLUZIONARI SENZA RIVOLUZIONE. Lo strano caso di una nazione che celebra il proprio principe evangelizzatore accanto al mausoleo di Lenin, ma sta tentando di “dimenticarsi” di festeggiare il centenario dell’ottobre 1917. Incontro con lo scrittore bolscevico Eduard Limonov nella sua casa zarista.
Di Luigi De Biase
NON HA SENSO GRIDARE AL REGIME. L’ex ambasciatore Sergio Romano svela le cause dello strabismo (ingiustificato) dell’Occidente nei confronti di Mosca.
Di Salvatore Santangelo
AMICI COME PRIMA. La Germania ostenta scandalo per la poltrona riservata a Schröder in Rosneft. Ma ormai il riavvicinamento con la Russia è nella lista dei desideri di tutti. Anzi, è già in cantiere. Letteralmente.
Di Gerardo Fortuna
QUEI COMUNISTI FALCE E MANGANELLO. Non è un percorso ideologico. È proprio un tipo di umanità quello che accomuna il numero uno del Cremlino ai nostri Minniti e De Luca. Gente di sinistra che piace (quasi) più a destra.
Di Alan Patarga
COSA SVENTOLA SOTTO LA BANDIERA CATALANA (SOLDI). Non conviene economicamente e il referendum è illegale. Eppure, nel giro di pochi anni, dalla richiesta di autonomia si è passati alla secessione. Storia, origini e magagne di un voto che si preannuncia infiammato.
Di Rodolfo Casadei
L’ACCISA IMPROVVISA NUOCE GRAVEMENTE AL FISCO. La discrezionalità con cui Roma va a caccia di entrate porta cattivi consigli. L’ultimo aumento delle tasse sul tabacco è stato un autogol.
Di Pietro Paganini
LA SHARIA IN CLASSE. Ateo, di sinistra e sincero repubblicano, dopo quindici anni passati a dirigere scuole nelle banlieue di Marsiglia, Bernard Ravet ha deciso di svegliare la Francia rivelando il tentativo (spudorato) di islamizzazione in atto. Nell’«indifferenza assoluta da parte delle autorità».
Intervista di Leone Grotti
PROSSIMA FERMATA ROMA. «Non mi candido», dice a Tempi Massimo Gandolfini. «Ma farò una grande azione “pre politica” perché rappresentanti pro family occupino posizioni in lista e facciano sentire in parlamento la voce di un intero popolo».
Intervista di Marco Guerra
Inoltre, come sempre, le rubriche dei nostri Ferrara, Amicone, Farina, Mantovano, Buttafuoco, Corigliano, Fred Perri, Fusaro, Veltroni, padre Aldo Trento, Clericetti, Soncini, Fusina, Fortunato… Gli abbonati possono leggere e scaricare la rivista all’indirizzo settimanale.tempi.it. Qui trovate l’elenco delle edicole in cui è acquistabile.