Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Cultura

La virata woke di Macron passa per il ministero dell’Educazione

Accusa la Francia di «razzismo strutturale», critica l'uomo bianco eterosessuale e nega l'avanzata dell'islamogoscismo nelle università. Chi è il nuovo ministro Pap Ndiaye

Mauro Zanon
24/05/2022 - 14:00
Cultura
CondividiTwittaChattaInvia
Pap Ndiaye Francia Macron
Pap Ndiaye, neo ministro dell’Educazione in Francia del governo del presidente Macron (foto Ansa)

Parigi. Venerdì scorso, il segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler, si è presentato sulla scalinata del palazzo presidenziale per leggere la lista dei ministri scelti dal capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, per il nuovo governo guidato da Élisabeth Borne. Un governo all’insegna della continuità, tra conferme, fedelissimi e pochissime novità rilevanti. Tranne una: la nomina dello storico di origini senegalesi e direttore del Musée de l’Histoire de l’immigration di Parigi Pap Ndiaye, adepto dell’ideologia woke, all’Éducation nationale, ossia al ministero dell’Istruzione francese.

«Un insulto alla memoria di Samuel Paty»

«Un ministro dell’Istruzione che odia la Francia, la République e la laicità. Che nei suoi scritti sostiene che in Francia ci sia un razzismo strutturale», ha commentato indignata la scrittrice e militante laica Fatiha Agag-Boudjahlat, non certo una pericolosa reazionaria, definendo la nomina di Ndiaye «un insulto alla memoria di Samuel Paty», il professore di storia e geografia decapitato per aver insegnato ai suoi alunni l’amore per la laïcité. «È folle mettere un intellettuale che odia a tal punto la République al vertice di un ministero di vitale importanza come l’Istruzione, quello a cui è affidata la formazione del cittadino e la trasmissione dei valori repubblicani», ha aggiunto Agag-Boudjahlat.

A cosa si riferisce, in particolare, nelle sue accuse? A una serie di prese di posizione formulate da Ndiaye che c’entrano poco con la difesa dell’universalismo repubblicano e la battaglia per la laicità di cui Macron si è fatto portavoce fin dal primo giorno da presidente della Francia. Nel 2016, per esempio, accanto alla scrittrice Fred Vargas, Ndiaye partecipò a una delle cosiddette “riunioni non-miste”, ossia vietate ai bianchi, all’Università di Paris 8, per dissertare sulla condizione dei neri in Francia (sul tema, ha pubblicato un libro nel 2008, La condition noire. Essai sur une minorité française).

LEGGI ANCHE:

Emmanuel Macron e Antonio Tajani Francia Italia

È sempre Italia-Francia. Qua la mano nemico mio

22 Marzo 2023
Immigrazione Francia

«L’integrazione ha fallito». Il piano “sovranista” di Valls sull’immigrazione

21 Marzo 2023

In Francia «esiste un razzismo strutturale»

Per capire qual è la posizione di questo ex allievo dell’École normale supérieure, fratello della scrittrice Marie Ndiaye, che nel 1991 ha potuto studiare all’Università della Virginia grazie a una borsa assegnatagli non per merito ma in nome della “discriminazione positiva”, basta andarsi a rileggere una recente intervista rilasciata al quotidiano Le Monde, in cui dice che in Francia «esiste un razzismo strutturale». Lo stesso, un anno prima, in un intervento su France Culture, dichiarò che «il ‘genio francese’ nasconde spesso un universalismo sciovinista di uomo bianco eterosessuale».

E come se non bastasse, nel 2021, assieme a Constance Rivière, ha pubblicato un rapporto, Rapport sur la Diversité à l’Opéra National De Paris, in cui puntava il dito contro l’eccessiva “bianchezza” dell’Opéra di Parigi, invocando maggiore diversità tra attori e ballerini.

Ogni dichiarazione o intervista, per Ndiaye, è un’occasione per puntare il dito contro l’occidente brutto, sporco e cattivo, per flirtare con chi milita per abbattere le statue in nome dell’ideologia decoloniale e per alimentare il discorso vittimista delle minoranze. «I neri non vogliono più pagare una tassa per il loro colore della pelle», dichiarò nell’estate del 2020 in un’intervista al quotidiano Le Temps. Sul wokismo negli Stati Uniti, ha detto che «la vera violenza è quella dei gruppi paramilitari fascisteggianti e non dei woke», e sulla diffusione nelle università francesi dell’islamogoscismo ha detto che «non corrisponde ad alcuna realtà».

La mossa politica dietro alla nomina di Pap Ndiaye

Scegliendo questo specialista dei Black Studies e della storia delle minoranze, Macron volta le spalle ai valori cardine della Repubblica francese. A maggior ragione, perché all’Istruzione, prima di Pap Ndiaye, c’era un fervente difensore della laicità come Jean-Michel Blanquer, che alla Sorbona, lo scorso autunno, aveva lanciato un pensatoio anti-woke, “Laboratoire de la République”, proprio per lottare con le derive provenienti da oltreoceano. «Pap Ndiaye, l’anti Blanquer all’Istruzione», ha commentato Les Echos. La nomina dello storico è anche una mossa politica in vista delle elezioni legislative del 12 e del 19 giugno: un clin d’oeil agli elettori della sinistra radicale che hanno intenzione di votare Jean-Luc Mélenchon (France insoumise) ma potrebbero cambiare idea facendosi abbagliare dalla virata woke impressa da Macron.

Tags: Educazioneemmanuel macronFranciawoke
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Emmanuel Macron e Antonio Tajani Francia Italia

È sempre Italia-Francia. Qua la mano nemico mio

22 Marzo 2023
Immigrazione Francia

«L’integrazione ha fallito». Il piano “sovranista” di Valls sull’immigrazione

21 Marzo 2023
Macron nucleare Russia sanzioni

Le ambiguità di Macron sulle sanzioni energetiche alla Russia

16 Marzo 2023

Stefano Bolla: «Insegnare è stato il mio miglior errore»

13 Marzo 2023
Il leader della sinistra francese de La Francia Insoumise, Jean Luc Mélenchon e Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura nel 2022, scrittrice e icona dei salotti liberal

Fenomenologia del boluche francese, anticapitalista caviar e champagne

10 Marzo 2023
Il governatore del Texas Greg Abbott intende raggiungere l’obiettivo della libertà di scelta attraverso l’espansione del sistema dell’Education Savings Account

Il Texas si ribella al woke col buono scuola: «Dobbiamo educare, non indottrinare»

7 Marzo 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist