Ripensare il Sessantotto. Giornata di studio e riflessione critica


Dopo il convegno “I volti del moderno”, l’Associazione Esserci, il centro culturale Rosetum e il centro internazionale Giovanni Paolo II propongono una giornata di studio e riflessione critica sul Sessantotto, dal titolo: “Ripensare il Sessantotto”.

Il convegno si terrà sabato 19 gennaio a Milano, presso il centro culturale Rosetum. All’introduzione di monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, seguiranno gli interventi di: Giancarlo Rovati, docente di Sociologia generale presso l’università Cattolica di Milano, Paolo Pagani, docente di Filosofia morale presso l’università Ca’ Foscari, Luca Del Pozzo, giornalista e saggista, e Sante Maletta, docente di Filosofia politica presso l’università degli Studi di Bergamo.

Lo scopo è favorire un ripensamento critico dell’evento del Sessantotto, tema importante per comprendere il nostro tempo poiché tale vicenda ha segnato in modo decisivo il passaggio tra moderno e post-moderno. Molto è stato detto e scritto negli ultimi tempi a tale riguardo, ma può risultare ancora utile approfondirne le dimensioni specifiche attraverso una lettura filosofica, come si prefigge di fare questo momento. Che cosa è accaduto? Quali istanze hanno mosso e favorito tale fenomeno? Quali le correnti filosofiche sulle quali si è fondato e articolato il pensiero sessantottino? Con quali conseguenze per noi, oggi?

L’obiettivo è quello di promuovere una riflessione sul Sessantotto che riesca a fare luce su due prospettive radicalmente differenti: quella della contestazione sviluppatasi in Occidente e quella del dissenso nell’Est Europa. Entrambe nascono e si sviluppano a partire dalla profonda crisi di senso che ha investito la stessa modernità. Tuttavia, mentre ad Ovest tale crisi sfocia in un atteggiamento radicalmente antitradizionale e antieuropeo, caratterizzato da un profondo nichilismo, a Est il dissenso conduce alla riscoperta della tradizione e delle proprie radici culturali, ovvero a una posizione aperta alla dimensione metafisico-religiosa.

Questo momento si inserisce all’interno di un percorso culturale-filosofico iniziato lo scorso anno con una giornata dedicata al tema della modernità dal titolo Volti del moderno. Infinità-Libertà-Universalità, nella quale si è posta al centro della riflessione il tema dell’infinito. In quell’occasione si è mostrato come le varie forme della modernità lo abbiano sviluppato, a volte con rigore e radicalità, altre volte svuotandolo di senso, finendo così per tradirlo, con conseguenze rilevanti per l’uomo.

Tale iniziativa non intende essere un convegno per addetti ai lavori, quanto un’occasione di riflessione e di confronto. A questo riguardo è previsto, a partire dal contributo dei relatori, un momento di dialogo e discussione, finalizzato ad allargare ulteriormente gli orizzonti del pensiero e ad aprire nuove possibili vie da percorrere.
Anche per questo tale percorso proseguirà, in primavera, con un terzo momento dedicato al ruolo decisivo di Giovanni Paolo II nel difendere e promuovere una ragione integrale. Come ha ben chiarito Benedetto XVI: «[Giovanni Paolo II] ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante – forza che gli veniva da Dio – una tendenza che poteva sembrare irreversibile». Egli ha quindi promosso un’idea di ragione capace sia di superare le prospettive ideologiche che hanno contrassegnato una parte significativa della cultura del XX secolo, sia, allo stesso tempo, di fornire una valida alternativa alla riduzione nichilistica post-moderna.

L’evento, Un percorso filosofico. Il Sessantotto e noi, avrà luogo presso il Centro Francescano Culturale Rosetum, via Pisanello 1 – Milano. L’inizio è previsto per le ore 9.45 e proseguirà, dopo la pausa pranzo (è possibile prenotare il pranzo), fino alle 17.00 circa. Per partecipare è necessario, per motivi organizzativi, aderire inviando una mail a [email protected], specificando se si intende usufruire del pranzo (costo 10 €). Per spese organizzative è chiesto un contributo di 5 €. Per info è possibile scrivere a [email protected].

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