Nella perfetta democrazia nordcoreana, l’affluenza è al 100% e tutti votano Kim Jong-un

Cento per cento. È la percentuale che esprime il numero di votanti nordcoreani che si è recato ieri nel distretto del Monte Paektu per scegliere l'unico candidato in lista da mandare alla Suprema assemblea del popolo: il dittatore Kim Jong-un. Se ci fosse bisogno di specificarlo, ha ottenuto il 100% delle preferenze. L'agenzia di Stato ha così magnificato il perfetto esempio di democrazia: «Tutti gli elettori attivi hanno votato e il 100 per cento di loro ha scelto Kim Jong-un. Questo voto è espressione dell'assoluto appoggio e profonda fiducia nel leader supremo Kim Jong-un, a cui decisamente la gente rimane devota, avendo di lui la più grande stima».

Le elezioni per il Parlamento fantoccio delle Corea del Nord si tengono ogni cinque anni. Il Monte Paektu ha una valenza sacra per i nordcoreani e l'agiografia di Kim Jong-il vuole che l'ex dittatore e padre di Jong-un sia nato sulle sue pendici. Ora Kim Jong-un, oltre ad essere comandante supremo delle Forze armate, capo della Commissione nazionale di difesa e primo segretario del Partito dei lavoratori, è anche membro del Parlamento. I posti più altisonanti, purtroppo, sono già occupati dai defunti parenti: il «presidente eterno» del paese resta Kim Il-sung, morto nel 1994, mentre Kim Jong-il, morto nel dicembre del 2011, è «segretario generale eterno» del partito.

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