Il MuSe riflette dall’interno il rispetto per l’esterno

Il tipico schizzo schematico di Piano che riassume tutta la struttura. Salta all'occhio l'andamento irregolare della struttura, capace di essere potentemente leggero nella struttura. L'andamento frastagliato si specchia nei monti trentini. Il vetro, l'acciaio e altri elementi leggeri donano all'edificio concretezza e assenza di peso. Una spiegazione tecnica di come venga utilizzata l'energia solare e di come l'edificio sia stato plasmato per sfruttare tutte le possibili leve energetiche. Ecco l'allestimento del museo, con la torre cava che collega i vari piani e la serra all'estremità. The Big Void, qui ancora senza allestimento, recupera quell'ordine e quella precisione tipica di Piano, comune in molti suoi lavori, tra cui il Lingotto di Torino Un particolare della serra e dello specchio d'acqua. Si vede il dialogo con il Palazzo delle Albere, sede del MART di Trento. Altro dialogo con il palazzo delle Albere, e un'altra visuale complessiva dell'affascinante edificio. Veduta dall'alto di tutto il complesso urbanistico, con il museo, il parco, le palazzine e il centro congressi in fondo ancora in costruzione.

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