Cristianesimo religione più perseguitata. Cresce l’intolleranza in Europa

Aumentano i paesi dove l'ostilità verso la religione è «alta» o «molto alta» secondo uno studio pubblicato dal Pew Research Center che analizza i fatti del 2012. Su 198 paesi censiti, il 33% ha fatto registrare un livello di ostilità «molto alto», contro il 29% del 2011 e il 20% del 2007. La regione dove si sono verificate le maggiori restrizioni alla libertà religiosa è quella comprendente il Medio Oriente e il Nord Africa, investita dagli sviluppi della cosiddetta «Primavera araba». Ma anche l'Asia, guidata dalla Cina, ha fatto registrare un aumento della persecuzione.
Il cristianesimo si conferma la religione più perseguitata, con i suoi fedeli che subiscono abusi in 110 paesi nel 2012. Mentre i paesi crescono a 151 se si considera un periodo che va dal 2006 al 2012. Cresce l'ostilità verso la religione anche in Europa, passando dal 2,3% del 2011 al 2,7% del 2012.
Questa prima cartina mostra il livello delle restrizioni alla libertà religiosa imposto dai governi dei diversi paesi nel mondo. Questa cartina mostra il livello dell'ostilità sociale verso le religioni nel mondo. Nell'ultima colonna a destra, il numero di paesi che nel 2012 ha perseguitato le diverse religioni. Il cristianesimo è la prima religione, seguita dall'islam. Il grafico indica il numero di paesi che tra il 2006 e il 2012 ha perseguitato le diverse religioni almeno una volta. Il cristianesimo si conferma di gran lunga la religione più perseguitata Anche in Europa aumentano le restrizioni della libertà religiosa, oltre che in Medio Oriente-Nord Africa e Asia. Anche in Europa aumenta l'ostilità sociale verso le religioni, oltre che in Medio Oriente-Nord Africa.

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