Con la legge di stabilità penalizzate le tasche delle famiglie

Oggi su Avvenire è stato pubblicato un grafico che spiega, secondo l'Istat, alcuni effetti della legge di stabilità. Avvenire si chiede: «Ma, alla fine dei conti, le famiglie italiane avranno o no un beneficio dalla manovra contenuta nella legge di stabilità? Dalle audizioni di Istat, Banca d'Italia e Corte dei Conti ieri alla Camera, la risposta è un nì». Dipende, scrive Avvenire, quale tipo di famiglia si considera e se si sceglie di guardare «il bicchiere mezzo vuoto - gli aumenti dell'Iva - o mezzo pieno: il fatto cioè che rischiavamo di aumentare di 2 punti anziché l'1 approvato dal governo».

Secondo il quotidiano «i benefici si concentreranno nelle fasce di reddito intermedie, medio-basse e medio-alte, mentre i più penalizzati saranno i redditi bassi e quelli più alti. Ancora, che l'aumento dei prezzi conseguente alla manovra sull'Iva rischia di mangiarsi il beneficio sull'Irpef. Ma soprattutto – nota giustamente il giornalista Francesco Riccardi – che a ricevere minori benefici, o maggiori aggravi di spesa, saranno nuclei con figli e figli piccoli in particolare. Ennesima conferma che il nostro sistema di tassazione, basato sul singolo contribuente anziché sulla famiglia nel suo complesso, risulta ingiusto e penalizzante»

Oggi su Avvenire è stato pubblicato un grafico che spiega, secondo l’Istat, alcuni effetti della legge di stabilità. Avvenire si chiede: «Ma, alla fine dei conti, le famiglie italiane avranno o no un beneficio dalla manovra contenuta nella legge di stabilità? Dalle audizioni di Istat, Banca d’Italia e Corte dei Conti ieri alla Camera, la risposta è un nì». Dipende, scrive Avvenire, quale tipo di famiglia si considera e se si sceglie di guardare «il bicchiere mezzo vuoto – gli aumenti dell’Iva – o mezzo pieno: il fatto cioè che rischiavamo di aumentare di 2 punti anziché l’1 approvato dal governo».

Secondo il quotidiano «i benefici si concentreranno nelle fasce di reddito intermedie, medio-basse e medio-alte, mentre i più penalizzati saranno i redditi bassi e quelli più alti. Ancora, che l’aumento dei prezzi conseguente alla manovra sull’Iva rischia di mangiarsi il beneficio sull’Irpef. Ma soprattutto – nota giustamente il giornalista Francesco Riccardi – che a ricevere minori benefici, o maggiori aggravi di spesa, saranno nuclei con figli e figli piccoli in particolare. Ennesima conferma che il nostro sistema di tassazione, basato sul singolo contribuente anziché sulla famiglia nel suo complesso, risulta ingiusto e penalizzante»

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