Cina. Proibite le bottiglie di liquore di piazza Tienanmen

Due persone sono state arrestate a Chengdu, capitale del Sichuan in Cina, dopo aver prodotto e cercato di vendere bottiglie di liquore con un'etichetta commemorativa per il 27esimo anniversario della strage di piazza Tienanmen. Fu Hailu, proprietario di una casa da the, e il poeta Ma Qing sono stati portati via ieri. <br> <br>

L'etichetta, come si vede nella foto, presenta in rosso la scritta bajiuliusi, ovvero 4 giugno 1989, data in cui il partito comunista soppresse nel sangue la protesta degli studenti cinesi nella piazza centrale di Pechino. Nelle altre colonne si legge «Mai dimenticare, mai arrendersi», il tutto condito da una raffigurazione del «Tank man», l'uomo che si fermò davanti a una colonna di carri armati impedendone il passaggio. Il liquore, come indicato nell'etichetta, ha riposato «27 anni». <br> <br>

Liu Tianyan, moglie di Fu, ha affermato di non sapere perché suo marito è stato portato via dalle autorità e perché è stato accusato di «incitamento alla sovversione del potere statale», accusa con cui vengono sempre arrestati attivisti e dissidenti. Il poeta Ma non avrebbe niente a che fare con le bottiglie, ma le avrebbe pubblicizzate sui social network dopo averle apprezzate in un messaggio. Come ogni anno i parenti delle vittime sono stati allontanati da Pechino o confinati in casa. A tutti è stato proibito di piangere i loro cari morti. <br> <br>

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