35 per cento giovani. Negli anni Ottanta lavorava, oggi è disoccupato

Negli anni Ottanta il 35 per cento dei giovani italiani tra i 15 e i 24 anni lavorava regolarmente. Oggi il 35 per cento è disoccupato. Lavora il 18 per cento, mentre trent'anni fa il 25 per cento. Le rende noto uno studio de Il Sole 24 Ore. Anche se in numero assoluto i giovani disoccupati sono diminuiti (oggi sono più di 600 mila, contro il milione e più degli anni Ottanta), sono cresciuti in percentuale se rapportati al totale dei giovani italiani, che sono di meno per effetto del calo demografico. Crescono anche gli inattivi, ossia chi né studia né cerca lavoro, passando dal 51,9 per cento sul totale degli anni Ottanta (quando erano 4,5 milioni) all'attuale 71,3 per cento, pari a 4,3 milioni. I giovani, inoltre, sono mediamente più istruiti di trent'anni fa, anche se il possesso del diploma e della laurea sembra non servire più di tanto a trovare un impiego.

Negli anni Ottanta il 35 per cento dei giovani italiani tra i 15 e i 24 anni lavorava regolarmente. Oggi il 35 per cento è disoccupato. Lavora il 18 per cento, mentre trent’anni fa il 25 per cento. Le rende noto uno studio de Il Sole 24 Ore. Anche se in numero assoluto i giovani disoccupati sono diminuiti (oggi sono più di 600 mila, contro il milione e più degli anni Ottanta), sono cresciuti in percentuale se rapportati al totale dei giovani italiani, che sono di meno per effetto del calo demografico. Crescono anche gli inattivi, ossia chi né studia né cerca lavoro, passando dal 51,9 per cento sul totale degli anni Ottanta (quando erano 4,5 milioni) all’attuale 71,3 per cento, pari a 4,3 milioni. I giovani, inoltre, sono mediamente più istruiti di trent’anni fa, anche se il possesso del diploma e della laurea sembra non servire più di tanto a trovare un impiego.

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