Anticipiamo l’articolo a firma di Pippo Corigliano che uscirà sul numero 26/2012 di Tempi, in edicola da giovedì 28 giugno.
Evviva! Formigoni è finalmente indagato! Esultano i giornalisti di Repubblica, zelanti moralisti verso tutti, eccetto che con il loro padrone. Va a tutta pagina il Corriere della Sera che ha profuso colonne su colonne per riferire su Cl e sulla Santa Sede, anche quando non c’era niente da dire. Celebriamo degnamente il ventennale di Mani pulite. Vi ricordate che clima di prosperità c’era nell’Italia del 1992? E avete presente il clima di povertà che ora respiriamo? Se continua così, grazie al giustizialismo imperante, l’Italia fra vent’anni sarà defunta. Defunta sì, ma con le mani pulite e il corpo lavato per il cimitero.
Per carità la magistratura deve fare il suo lavoro: ma quello del servizio al cittadino, che oggi aspetta di ottenere giustizia quando sarà già morto. Invece, vivacissima, essa attacca dovunque ci sia ombra di potere. Sembra che l’obiettivo sia rendere l’Italia impotente. Perché agisce così? Mistero.
I cristiani sono perseguitati in Nigeria, come in tanti altri paesi, ma lo sono anche in Italia, dove le bombe e gli agguati continui arrivano a mezzo stampa, mentre la nuova tortura è il carcere preventivo. La costituzione e i diritti umani valgono per gli altri paesi. I suicidi non commuovono più nessuno. In Francia dopo il Terrore arrivò Napoleone, ma è meglio non ripetere. Confidiamo nella preghiera (guai a trascurarla) e nel lavoro ben fatto e silenzioso. Le ghigliottine passano, i cristiani restano e saranno il futuro. Ridete, festeggiate profeti del nulla!