
L’Europa butta nel cestino quasi due milioni di firme della petizione “Uno di noi”. «Ci temono. Non ci dobbiamo arrendere»
«La volontà di due milioni di cittadini europei è stata completamente snobbata dalle istituzioni. È successo tutto dopo le elezioni, come a dire che l’Unione Europea è ben consapevole dello scollamento fra sé e gli elettori, come se li temesse e li disprezzasse». Maria Grazia Colombo, portavoce del Comitato italiano della campagna “Uno di noi”, parla così della decisione della Commissione europea di bocciare la petizione firmata da 1.901.947 persone in 28 diversi paesi in cui si chiedono leggi a tutela dell’embrione.
Colombo, la Commissione uscente, fra i suoi ultimi atti, ha deciso di accantonare “Uno di noi”. Come mai?
Secondo i commissari era urgente ribadire l’inutilità del divieto di finanziamento della ricerca sugli embrioni, in quanto la legislazione proteggerebbe già l’embrione. Credo che, se fosse davvero così, non avrebbero avuto fretta di chiudere al più presto la porta in faccia a tante persone, proprio un momento prima di dimettersi.
Chi ha fatto pressione perché ciò accadesse?
Alcune associazioni e lobby. Il 10 aprile scorso, prima della decisione, abbiamo partecipato in circa 400 persone all’audizione di fronte alla Commissione. Lì mi sono accorta di quanto in Italia non ci si renda conto della forza dei progressisti: fuori dall’aula hanno preso in mano i cartelli a favore dell’aborto e ci hanno accusati di violenza contro la donna e la sua libertà di scelta.
Cosa c’entra l’aborto con la ricerca sugli embrioni?
Il punto è proprio questo. La Commissione e chi ci ha combattuto ha avuto paura che la nostra petizione facesse crollare l’impianto abortista della legislazione europea. Questo è il vero motivo per cui si sono spaventati. Ammettere che due milioni di persone pensino che l’embrione sia un essere umano da tutelare significa dover accettare che sia sullo stesso piano di ogni persona, con tutti i suoi diritti, compreso quello alla vita.
Cosa pensa in merito alle motivazioni della Commissione?
Sono motivazioni incoerenti: prima si dice che esiste già una legge simile poi si ribadisce che, comunque, la sperimentazione è necessaria come servizio alla ricerca contro le malattie. Come dire che non si può tollerare l’uccisione di un embrione, se non per curare un essere umano già sviluppato.
Se questa è la situazione, a cosa è servita la vostra campagna?
Innanzitutto a far capire la distanza delle istituzioni dalla volontà popolare, ma anche a evidenziare che l’Unione Europea teme fortemente la forza che può venire dai cittadini. Significa che non ci si deve arrendere, ma cominciare ad usarla di più. Conosciamo tutti i parlamentari italiani che prima di essere eletti hanno sottoscritto il manifesto in difesa della famiglia: li contatteremo, ora dovranno tener conto di quello che è successo.
Se persino il lavoro di mesi è stato snobbato, come pensate di incidere?
L’iniziativa ha generato una rete di movimenti a favore della famiglia e della vita, presenti in tutta Europa e forti in alcune nazioni come la Polonia. Questo era solo l’inizio, credo che con un’azione congiunta nel tempo si possa contenere meglio la deriva. Ma anche non ottenessimo una vittoria numerica ora, è necessario per il futuro che ci sia chi continua ad affermare ciò che è bene.
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51 commenti
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Grazie dell’opportunità che ci date di poter esprimerci guardando la nostra esperienza, grazie della testimonianza che ci date con il vostro lavoro.
Giulia, c’è un tempo per essere gentili, e un tempo per essere veri:L’aborto viene dall’inferno, e porta ad esso, se non c’è pentimento. Tutti i peccati di cui non ci si pente portano all’inferno. Tutti abbiamo bisogno di pentimento, sia chi abortisce, che chi fornica, odia, si dispera o condanna con astio. Ma l’aborto porta più facilmente all’inferno, al non pentimento, perchè ha un vasto consenso sociale, un discorso pubblico, culturale, “scientifico” (accademico) e mediatico che lo giustifica. La giustificazione dell’aborto è ancora peggiore, letale, dell’aborto in se stesso.
Vediamo la petizione da un altro punto di vista. 501 milioni di cittadini europei non l’ha votata. Nonostante la pubblicità massiccia che avete fatto (in Spagna a giugno c’erano persino cartelloni stradali). Forse perché, per fortuna, la aggiro parte delle persone basa le proprie scelte su dati effettivi e non più sulle credenze religiose-Anche le leggi devono basarsi su dati scientifici, non su dogmi religiosi senza alcun fondamento. E la scienza afferma che un embrione non è ancora un essere umano, e non è nemmeno detto che lo diventerà. Io purtroppo sono molto consapevole che di tutti gli embrioni che produciamo naturalmente solo pochi in realtà nasceranno dopo 38 settimane. Perché la natura stessa esige la perfezione ed ha istituito controlli affinché un embrione incompatibile con la vita non si attacchi all’endometrio della donna oppure venga espulso precocemente (di solito entro la dodicesima settimana, anche se non sempre). Gli embrioni sono un agglomerato di cellule indifferenziate per tutta la loro prima settimana di vita, a volte anche di più.
Elizabeth
“la scienza afferma che un embrione non è ancora un essere umano,”
Non è vero, ma ti propongo un’altra spiegazione sul perché alcuni lo pensano
Prendi due scienziati: stessa preparazione, stessi titoli, stesse capacità. Uno ama la vita , ed uno no.
Il primo guarda un “embrione” e vede il bambino, l’altro guarda l’embrione e vede “un grumo di cellule”.
Il secondo, è malato nell’anima (diciamolo senza mezzi termini) , può solo peggiorare ed in un prossimo stadio il processo degenerativo di cui è portatore lo condurrà alla fase in cui versano quei due scienziati italiani Giubilini – Minerva ( lavorano a Melbourne) . Questi sostengono che “uccidere un neonato dovrebbe essere permesso in tutti i casi in cui lo è l’aborto, inclusi quei casi in cui il neonato non è disabile” (tra virgolette perché tratto dal Journal of Medical Ethics ).
Elizabeth, stai attenta è una malattia terribile, alla fine si diventa come gli zombi.
Bene Elizabeth, questa e’ la tua opinione. Di una persona.
Quella di 1.700.000 e passa persone e’ tutt’altro.
Se l’embrione non è un essere umano ( cosa che non è scritta in NESSUN testo di medicina, fisiologia, biologia a livello universitario in tutto il mondo conosciuto ! ), di grazia, cosa sarebbe ?
Un essere vegetale? Un essere animale? Un essere minerale, posto che esista, ma tanto se si dicono delle assurdità scientifiche… .
L’embrione non è nemmeno parte del corpo della donna, perché dal primo istante, come riconosciuto in TUTTI i testi scientifici al mondo, non parlo di divulgazione, è un ALTRO e NUOVO e IRRIPETIBILE essere umano
L’embrione umano è uno stadio della vita umana, come il bambino o l’adolescente o l’anziano: non ci sono salti nello sviluppo della vita umana, ma solo tappe successive. Se un adulto non è stato embrione o bambino o adolescente o adulto, non può essere nemmeno adulto.
La cosa curiosa è che più la scienza avanza nel riconoscere questi dati, con la scoperta del dna, con lo studio dell’embriologia, con le ecografie tridimensionali, con le prove del rapporto strettissimo e importantissimo tra madre e figlio durante la gravidanza, più l’ignoranza avanza e con essa la cultura dell’aborto.
Alla fine rispetto di più, si fa per dire, chi scopre le carte e dice : sì, l’embrione è un uomo, è innegabile . l’embrione è uno di noi, ma non mi interessa, io sono il più forte e decido della vita altrui. Come ho deciso del destino degli ebrei e di quello degli schiavi d’America, come decido dei bambini venduti dalla madre per la realizzazione dei gay, come decido della vita degli anziani e dei malati. Io sono il più forte.
p.s.:Fran’cesco, ottimo consiglio !
Per Toni: anche a me , una volta su due, i commenti vanno in moderazione. Ma ho capito che vuol dire che ci sia un moderatore che li sospende, ma che c’è un sistema automatico e per forza non molto acuto che li blocca se ci sono alcune parole o combinazioni di parole, che non ti posso scrivere se no vado ancora in moderazione !, diciamo parole inevitabili per ragionare su certi argomenti.
Poi nel 99,9 % dei casi i miei commenti vengono pubblicati in seguito.
Tutto ciò è cominciato alcuni mesi fa , per arginare le intemperanze del gay-pride calato su Tempi. Anche Tempi in qualche modo dovrà campà, però che pizza ! Comunque, in piccolo, è un’altra versione della limitazione della libertà che vuole imporre l’ideologia gay.
Ricominciare da capo, senza scoraggiarsi, con una nuova campagna di raccolta firme per una nuova petizione!
Nei primi tre mesi di gestazione, che più o meno corrispondono alla fase embrionale, il corpo della donna misura le forze e decide se portare avanti la gravidanza oppure no. Se le energie sono poche, se c’è un problema di salute, la natura privilegia la donna: nei primi tre mesi la percentuale di aborti naturali è alta. Questo perché la natura non considera l’embrione “uno di noi”, e dovendo scegliere tra un individuo fatto e finito, e un individuo ancora tutto da fare (la gravidanza è un lungo percorso ad ostacoli), preferisce il benessere del primo.
Ma una donna non è solo un corpo, e la decisione di portare avanti o no una gravidanza non è dovuta solo alla conta delle forze fisiche. E non sarebbe certo l’eliminazione della legge 194 ad impedirle di abortire. Sappiamo tutti che l’aborto illegale ha come unica conseguenza la proliferazione di aborti clandestini.
L’Europa ha detto questo, @Paolo: tu sei libero di portare a termine tutte le gravidanze che avrai, ma non puoi imporre la tua scelta a me.
La “libertà di scelta” della donna esiste solo nel Wolkenkuckucksheim dove abiti tu nella comune delle carampane femministoidi residuate del sessantotto.
Per abortire si dovrebbe certificare il pericolo per la salute della gestante, che, in linea teorica non dipende dalla libertà di scelta di nessuno.
La libertà che hai, invece, è quella di non trombare, ma conoscendo le donne della tua schiatta, mi pare quantomeno arduo che tu abbia l’occasione di esercitarla.
Giannino, non sottovalutare la scienza farmaceutica, dicono che la dose giusta di citrato di sildenafil renda appetibile anche un residuato del sessantotto.
Per l’immagine che ho evocato…
Una prece.
il problema è cattolico, di tutti, solo che ci fanno ballare il bunga-bunga con divorzi, aborti, gay, gender, eutanasia e avanti di questo passo neo.pagano.
Quanto ingegno ci metti per umiliare un essere umano ( lo sforzo, la misura, la natura, gli ostacoli) . Lo hai definito secondo il tuo metro, hai fissato che è una cosa tua e che non vale nulla e chiosi con la “solita” libertà di scelta che ti permette di massacrarlo. Tutto coerente con un epoca scellerata che crea prodotti come te.
La cosa che più mi ha fatto veramente schifo su quello che hai scritto è il riferimento alla “suola da scarpe”.
Certo è che ognuno non può dare più di quello che ha. Tu DAI della “suola da scarpe” ad un bambino perché … HAI una vita da suola da scarpa. Psicologia spicciola, ovvia e vera.
Non so se trombi (pure io nutro dei dubbi) ma di una cosa sono sicuro, non sai amare nessuno.
Caro Toni, anche a me ha fatto brutto e ho fatto una considerazione simile alla tua : quanto poco valore sente attribuito alla sua vita questa donna se paragona l’inizio della sua vita alla risuolatura di una scarpa !
Cara Giovanna
Ieri la giornata mi è partita male con Bifocale, si è sviluppata peggio ,nel pomeriggio, con shiva101 e l’ho chiusa con la lettura della porcheria scritta da Giulia. Ti ho pensato e ho capito l’esigenza che hai avuto di allontanarti per alcuni giorni da questo sito, quasi per disintossicarti. E’ gente che tranquillamente scrive con un candore di aborto , adozioni a gay, poliamore, eutanasia mescolando sapientemente questa sozzura con parole come libertà, diritto e coscienza. Il bello è che si urtano se non trovi rispetto per le loro “opinioni” come se gli argomenti che trattano siano assimilabili a quelli di una comune discussione da bar. Alla fine per quanto contesti la sozzura ( forse sono disturbante a ricorrere a questi termini … ma non ne trovo altri) hai la sensazione che in qualche modo … bene non ne esci.
Toni, Giovanna,
una bella preghiera per loro, che non sanno quello che scrivono, e tutto passa.
Magari passando per la lettura di qualche libro sano.
Se il feto non è uno di noi, una persona, allora l’aborto non è l’uccisione deliberata di un innocente. Ma se è una persona, è un omicidio di un innocente. Tutti gli altri aspetti che riguardano l’aborto sono realativi a questo unico punto. Esempio (da te citato): le donne hanno un diritto sul loro corpo, ma non sul corpo degli altri. La legge deve rispettare il diritto alla privacy, ma uccidere un altro, un’altra persona, non è di dominio privato. Le persone hanno diritto alla vita, ma le non persone (cellule, tessuti, organi e animali), no.
Nei primi tre mesi di gestazione, che più o meno corrispondono alla fase embrionale, il corpo della donna misura le forze e decide se portare avanti la gravidanza oppure no. Se le energie sono poche, se c’è un problema di salute, la natura privilegia la donna: nei primi tre mesi la percentuale di aborti naturali è alta. Questo perché la natura non considera l’embrione “uno di noi”, e dovendo scegliere tra un individuo fatto e finito, e un individuo ancora tutto da fare (la gravidanza è un lungo percorso ad ostacoli), preferisce il benessere del primo.
Ma una donna non è solo un corpo, e la decisione di portare avanti o no una gravidanza non è dovuta solo alla conta delle forze fisiche. E non sarebbe certo l’eliminazione della legge 194 ad impedirle di abortire. Sappiamo tutti che l’aborto illegale ha come unica conseguenza la proliferazione di aborti clandestini.
L’Europa ha detto questo, @Paolo: tu sei libero di portare a termine tutte le gravidanze che avrai, ma non puoi imporre la tua scelta a me.
p.s. Contate quanti ginecologi obiettori di coscienza (tsé) ci sono tra le vostre fila: non vedono l’ora di farsi pagare a caro prezzo una prestazione che oggi – tra mille difficoltà – è offerta gratuitamente nelle strutture pubbliche.
Purtroppo gli italiani, e solo loro, hanno fatto sì che questa Europa rimanesse in piedi. Io non ho votato Grillo, ma una persona di un partito non solo avversa all’euro ma per questa forma di nichilismo travestito da diritti dell’uomo.
Purtroppo gli italiani dovranno dire grazie, se il PIL migliorerà, alla prostituzione e alle droghe e o stato fomenterà e appoggerà questo consumo creando una spirae senza uscita tra disgregrazione e decadenza sociale e morale e denaro.
Chi ha votato Renzi é giusto che l’abbia potuto fare, ma se si lamenta di questa Europa o di quella che verrà, é un idiota, dato che non sa cosa ha votato.
Nessuno ha avuto “paura”: il fatto è che non tutti hanno il feticismo dell’embrione. E io personalmente non lo considero “uno di noi”. Non più di una suola da scarpe.
Giulia, ti invito serenamente a riconsiderare la tua affermazione. Se l’hai gia’ fatto mi dispiace molto per te, sinceramente.
C’è una e una sola ragione per la quale la gente discute sul fatto che uno zigote è o no uno di noi, una persona: perchè qualcuno vuole giustificare l’aborto. L’aborto è chiaramente un male, senza se e senza ma. Il fatto che qualcuno sia contrario a una posizione non rende , in sè, quel tema intrinsecamente controverso, ambiguo. Molti hanno discusso del razzismo, la schiavitù o il genocidio. Ma questo non ha reso quei temi di difficile interpretazione. I temi morali, diceva Chesterton, sono terribilmente complessi per chi è senza colonna vertebrale, senza principi. Ti ho già offesa, Giulia,come ho offeso tutti coloro che non sono difensori della vita, dal concepimento. Prima di fare il mio intervento, vorrei parlare di questa offesa. Anche se farò appello solo alla ragione, per dire l’irrazionalità dell’aborto ( ma l’ho già fatto in altra sede, se interessa, qui, ai commenti di Paolo : http://2.andreatornielli.it/?p=3030 ) voglio adesso qui fare però appello al carattere, ai sentimenti, che sono, rispetto all’argomentazione, quello che è la cornice rispetto alla figura, figura che, temo, verrà contemplata da ben pochi lettori. Ma confido che almeno la cornice…
Allora…
spesso la nostra volontà, i nostri sentimenti (ogni cognizione prencipia da sentimenti, diceva il sommo Leonardo) muovono la ragione o verso il bene o verso il male. Per il male con la razionalizzazione tecnica, per il bene con la razionalizzazione morale, ossia con l’iniziale onestà o sentimento di fanatismo per la verità, il bene oggettivo, fuori di noi.
Attenzione, oggettività non vuol dire che io devo rimuovere le mie convinzioni, o indebolirle: no!
Una convinzione onesta, sincera, è raggiunta dopo una aperta ricerca della verità. Un pregiudizio si ferma prima. L’onestà intellettuale porta alla verità, mai fuoristrada da essa. Essere onesti è così difficile, che mai e poi mai arriveremo a questo se non dopo aver rinunciato a noi stessi, ai nostri pregiudizi.
La gente più piena di pregiudizi è chi si sente libero da essi. Essere onesti richiede tanto tempo, decenni forse, fatica e rinuncia al proprio modo di vedere.E’ raro come trovare una pepita d’oro in un fiume, trovare il talismano dell’onestà, ma è necessario, assolutamente necessario.
Adesso mi rivolgo a te, Giulia, guarda dentro di te e rispondi a questa domanda:leggerò quel link che mi ha proposto questo fortunato lettore di “Tempi”, pronta a essere a servizio della verità, o perchè voglio essere sopra la verità, voglio servirmi di essa? Ammetterei di aver sbagliato, e perfino felice di questo, dopo aver visto le ragioni del mio errore, dopo aver visto che la ragione ha le prove provate del mio errore?
Se Freud avesse ragione, non avrei nessuna possibilità di sapere se sono onesto, perchè ogni nostra convinzione logica sarebbe pura razionalizzazione (tecnica). Se questa affermazione fosse vera,sarebbe pure falso, perchè dovuto anch’esso a razionalizzazione!! Se siamo poi convinti che ogni nostro ragionare
sulla verità fosse inconcludente, perchè la verità o non esiste o non è conoscibile, dovremmo smettere di scrivere commenti e cominciare a “commentare” con le mani, sostituendo la ragione, la giustizia, la morale, con il potere, la volontà, come si fa con gli innocenti nel grembo materno nei nostri ospedali pubblici.
Prima ti ignorano, poi ti combattono e alla fine vinci
Esatto.
la frase esatta però era “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”
Vi ricordate come ignoravano le manifestazioni della manif in Francia? centinaia di migliaia di persone completamente sparite dai media (stesso trattamento ricevuto dalla marcia per la vita di Roma).
Vi ricordate come ridevano quando iniziarono in Italia le veglie delle sentinelle? Ora di fronte a pacifiche manifestazioni di cittadini gli è passata la voglia di ridere e preferiscono aggredire.
Certo la strada è ancora lunghissima, però almeno tutto questo sta servendo a qualcosa.
Quindi avanti tutta 😉
Qualcuno spieghi alla Colombo e alla Frigerio che un milione e novecentomila firme in ambito continentale è una cifra ben più che ridicola. Ammesso che la Commissione Europea non rappresenti il popolo, figuriamoci se lo può mai rappresentare chi apre una sottoscrizione popolare e non riesce a raccogliere neanche lo 0,4 %. Cerchiamo di essere seri.
vediamo quante firme riesci a raccogliere tu, su un argomento contrario ad esempio “facciamo quello che vogliamo degli embrioni che tanto son solo grumi di sangue”.
Io non raccolgo firme. E non mi sognerei mai di sostenere che le istituzioni non rappresentano il popolo, mentre lo rappresenterei io dall’alto del mio zero per cento.
@ Pietro
La petizione europea contro la vivisezione è stata ammessa e andrà in audizione a settembre 2014 con la metà delle firme raccolte per la tutela degli embrioni umani.
Per gli animali è sufficiente un milione di firme, per le persone non bastano 2 milioni.
Dobbiamo insistere.
Mi fa molto pensare il fatto che secondo i commissari la sperimentazione sugli embrioni può salvare vite, anche se la cosa non è stata mai dimostrata e le ricerche avviate hanno avuto risultato negativo, mentre la sperimentazione animale, che dà risultati veri, si può anche levare (perchè questo è quello che vogliono i promotori di stop vivisection). Addio scienza, benvenuta ideologia
Ne prendo atto, ma non vedo l’attinenza. La valutazione non è di natura numerica.
Laddove le cose non andassero secondo gli auspici dei proponenti, essi non potranno millantare un appoggio popolare superiore a quello delle istituzioni che legittimamente li rappresentano. Non con questi numeri ridicoli.
Che si tratti di antivivisezionisti o antiabortisti, poco cambia.
Infatti, la valutazione non e’ di natura numerica, come ben dice l’articolo.
(non ricordo chi ha iniziato a parlare di percentuali ridicole)
Mi sembra di avere ben spiegato il mio pensiero. Ho parlato di percentuali ridicole criticando il tono dell’articolo, laddove l’intervistata sostiene, non si sa bene su quali basi, di rappresentare una volontà popolare diffusa messa a tacere della Commissione Europea. Ciò non risulta, il numero di adesioni ottenuto è risibile.
Non ho mai sostenuto che l’accoglimento o meno delle petizioni dipenda dal numero dei firmatari.
E invece lo hai sostenuto eccome, visto che sei stato tu che hai parlato di cifre ridicole.
Figura di cacca intergalattica.
Una prece.
il problema del mondo cattolico è che talvolta manca di obiettività. come nel non ammettere che 1,9 milioni di firme sono poche.
Per un disegno di legge in Italia ne bastano 50.000, cioe’ meno dello 0.1% della popolazione…
Quante ne vorresti?
fran’cesco, non tutti i miei commenti passano (e non sempre ne capisco la ragione). comunque credo che se già a bruxelles vanno contro la dottrina cristiana mi dici che possono fare 1,9 milioni di firme? in europa siamo oltre 500 milioni. sai le risate che si saranno fatti a bruxelles! se invece di firme ne fossero state 190 milioni (cento volte di più) avrebbero preso la cosa diversamente. è ovvio che per la vivisezione basta 1 milione come dice su connottu, la vivisezione vogliono fermarla. volendo bastava la sentenza di un giudice. per l’aborto è diverso: vogliono imporlo, e noi presentiamo neanche 2 milioni di firme?
Pietro, forse ti manca qualche tassello del discorso…
La petizione “uno di noi” è stata fatta a seguito di una legge europea (fatta da lorsignori!) che prometteva che le istanze che avrebbero almenoi 1 milione di firme, potevano venire, non diciamo accolte, ma almeno dibattute nel parlamento europeo.
Quindi non era un referendum, ma solo una petizione per solleavare il problema. E di firme ne bastavano la metà. Io stesso, pur essendo d’ accordissimo , non ho firmato, perchè non mi è capitato a tiro un banchetto.
Insomma, è come quando raccogli le firme per un referendum. Non è il referensdum, ma solo la richiesta…. E, come saprai, le forme che si raccolgono, anche per referendm che poi vincono, sono minime.
In questo contesto le firme raccolte sono state tantissime. E molto superiori al necessario.
E molto superiori a qualsiasi altra petizione mai fatta a livello europeo.
Anche i fissati animalisti contro la vivisezione, ne hanno raccolte poco più della metà.
Sono d’ accordo che bisonga fare un po’ di manifestazioni davanti alle sedi di questi dittatori.
Non mi manca qualche tassello. Cos’è una petizione mi è chiaro. Mi è meno chiaro chi sarebbero in questo caso i dittatori e perchè mai lo sarebbero.
Pietro, non e’ mica obbligatorio commentare se non hai niente da dire.
Io ripartirei subito con un altra raccolta di firme. Piu’ qualche dimostrazione originale e coinvolgente.
Di sicuro non mi sogno di competere con commenti pregnanti come i tuoi.
anche perché perderesti male
Potremmo chiamare te a fare da giudice. Se vuoi ti regalo un martelletto di legno, così lo puoi sbattere dopo ogni intervento.
la commissione valuta l’importanza della richiesta di una petizione, ed è evidente che questa ha preferito gli animali all’uomo.
Infatti ha passato la petizione che vuole negare la sperimentazione sugli animali,con molte meno firme e ha bocciato quella sull’uomo ancora piccolo e indifeso che chiamiamo embrione, quando si sa per certo che la ricerca sull’embrione non porta a nulla non ha portato a nulla, mentre ha avuto successo quella sulle staminali adulte.
Meriterebbero che conducessero le ricerche su di loro e sulla loro progenie
Buongiorno a tutti,
due pensieri mi avengono in mente:
1) Una marcia pro life presso la Commissione con annesso sit-in di protesta prolungato
2) Far conoscere, via web, i nomi e i personaggi della commissione(anche se ormai decaduti) che hanno scelto di calpestare la volontà di milioni di liberi cittadini nonchè ilprimo e più grande referendum a livello
europeo.
Bisogna tener alta la pressione, innazitutto quella mediatica
Luca di Leffe
caro Luca, tenere alta la pressione mediatica con i media tutti di sinistra ?? stai scherzando !!!
carissimo luca, dimentichi il particolare dei SOLDINI che tutte le lobby contrarie alle nostre idee trovano con maggior facilità tra i tanti UMANITARI alla Soros. non dico di rassegnarsi, ma la vedo molto dura.
Concordo con Luca.
Certo i problemi ci sono, non ultimi quelli detti da Giuliano e da Beppe. Soldi e allineamento mediatico quasi totale.
Secondo me però il vero problema è l’indole di alcuni cattolici, sempre facili a demorallizzarsi, malati di un senso di inferiorità intellettuale verso chiunque il che li rende timorosi nell’esprimere il loro pensiero e nella continua attesa del principe azzurro che finalmente gli toglierà le castagne dal fuoco. Campioni del “balconear” insomma (come dice il papa).
Cosa sperano? che la Bonino domani si svegli e inizi una campagna in difesa di questi valori?
Un esempio fra tanti: i vari rapporti Lunacek sono forse passati al primo tentativo? certo che no!!! Si potrebbe obbiettare che però alla fine sono passati. Sono passati perchè non hanno mollato un cm, non si sono vergognati di esporre ed argomentare le loro idee (in pubblico come in privato) e ad ogni rifiuto si sono ingegnati per riproporre la loro tesi. Non si sono abbattuti e arresi dopo la prima bocciatura, accusando qualcun’altro oppure giustificandosi dietro i problemi che sempre ci sono e che tutti hanno.
Discorso opposto: il progetto di legge sui Dico del 2007 sembrava dovesse essere ineluttabile e invece è stato bocciato perchè oltre un milione di italiani sono partiti da casa e in maniera pacifica (credo sia stata l’unica manifestazione dove non si è rotto neanche un bicchiere) hanno manifestato la loro contrarietà. I movimenti cattolici che meritoriamente avevano partecipato allora, oggi dove sono? …anzi…più che i movimenti, i cittadini italiani che partecipano a questi movimenti dove sono? avete mai partecipato ad una veglia delle sentinelle in piedi? de Manifpourtous? una marcia per la vita? Aspettiamo che ce lo dica il catechista/parroco/vescovo/cardinale/papa (per poi trovare una scusa e svicolare..della serie armiamoci e partite)?
Quindi coraggio. Se poi dovessero arrivare finanziamenti e/o alcuni giornali si schierassero a favore (o almeno diventassero imparziali)…beh…tanto meglio.
I commisari europei amano molto il neo-paganesimo, pertanto sui principi non negoziabili ballano il bunga-bunga. Che tristezza.
perché la libertà di interrompere gravidanze odiose ed indesiderate è un diritto umano inviolabile, che non si può intaccare sull’onda degli umori popolari. la gente firma per lo più senza pensare, magari alcuni sono solo contrari alle manipolazioni genetiche sugli embrioni, ma non all’abolizione del diritto delle persone di sesso femminile di interrompere gravidanze indesiderate. Inoltre in Europa ci sono cinquecento milioni di abitanti, cosa sono due milioni di firme in rapporto? L’espressione della volontà di una minoranza etica.
Io arrivo a considerare un diritto umano inviolabile, inattaccabile dall’onda degli umori popolari, eliminare persone con la tua forma mentale, considerandolo un errore che ciò non sia avvenuto quando TU eri un embrione e desideroso di rimediare all’errore commesso!
la libertà di interrompere gravidanze odiose ed indesiderate è un diritto umano inviolabile? Ma caro o cara Fgh, l’uomo cosciente prende le sue pracauzioni per questo! Quando si hanno atti sessuali con un altro essere umano di sesso diverso bisogna essere coscienti di quel che succederà. La superficialità o meglio l’incoscienza sono a mio parere il 90% dei casi per cui fa comodo ricorrere all’aborto per non avere problemi! Forse il 10% è dovuto a violenze tipo stupro o a casi diversi . Bisogna insegnare ai giovani e agli incoscienti adult che dobbiamo essere responsabili e che non si può giocare col sesso come si vuole!. Ricordiamoci che l’aborto è molto di pù che togliersi un dente! E’ un’operazioneanche complessa entro un essere umano! E per giunta che uccide una vita in fieri . Se vi sono invece motivi di miseria o sociali che spingono all’aborto, perchè non aiutare seriamente la donna a completare la gravidanza e ad affidare poi il bambino alle adozioni? Si parla di eccessiva denatalità in Italia e si arriva all’ipocrisia dei nostri politicanti e governanti di invitare gli extracomunitari, spesso mussulmani , a rimpinguarci con i loro figli! Favoriamo una seria politica di aiuto alle famiglie italiane dando la possibilità di avere figli a chi li vuole avere!