I VINCITORI. Nella categoria serie drammatica l’ha fatta da padrone Homeland, che ha portato a casa i premi come migliore serie, migliore attrice protagonista (Claire Danes) e miglior attore protagonista (Damian Lewis). Il mockumentary Modern Family, ha conquistato per la terza volta il premio come miglior serie comica – ad annunciarlo un Michael J. Fox apparso in buona forma – e la produzione ha festeggiato anche per l’Emmy conquistato da Julie Bowen come migliore attrice non protagonista e per il collega Eric Stonestreet, premiato come miglior attore non protagonista in una serie comica. Il premio come miglior attore protagonista in una serie comica è andato invece a Jon Cryer per Due uomini e mezzo, serie tv arrivata alla sua decima stagione e che, nonostante l’allontanamento di Charlie Sheen, continua a tenere i fan incollati allo schermo (sarà anche merito della new entry Ashton Kutcher). Nessun premio per Mad Men, che per la prima volta dopo quattro anno non conquista l’Emmy come miglior serie drammatica e a bocca asciutta rimangono anche New Girl e The Good Wife.
IL RITORNO DI KEVIN COSTNER. Sul palco c’è anche una buona fetta della Hollywood che conta: Julianne Moore è stata premiata come migliore attrice protagonista in una miniserie grazie al ruolo di Sarah Palin in Game Change, film tv che ha vinto anche il premio come migliore miniserie. Si rivede sul palco anche Kevin Costner, che ha ritirato il premio per la migliore interpretazione maschile in un film per la tv, Hatfields & McCoys. Maggie Smith viene premiata come migliore attrice non protagonista per Downton Abbey, ma non è presente alla cerimonia. La veterana Jessica Lange, invece, è stata premiata per la sua interpretazione in American Horror History.