«E chi è il leone Cecil?». Zimbabwe scandalizzato per le reazioni occidentali: «Se moriamo noi, nessuno si lamenta»
«E chi è il leone Cecil?». La risposta che il ministro dell’Informazione dello Zimbabwe, Prisca Mupfumira, ha dato ai giornalisti occidentali che gli chiedevano un commento sull’uccisione del famoso felino del parco nazionale Hwange, dice molto della frenesia eccessiva che ha travolto i media occidentali.
DIFFERENZE. Mentre davanti allo studio dentistico di proprietà del cacciatore del Minnesota Walter Palmer, ora accusato di bracconaggio per aver ucciso Cecil in modo illegale, si riunivano centinaia di persone per protestare e augurargli di «marcire all’inferno» ed «essere impiccato», le ultime notizie sul caso venivano appena accennate nelle pagine interne dei giornali locali.
[pubblicita_articolo]«TUTTO PER UN LEONE?». Nel paese dove l’80 per cento della popolazione non ha un lavoro, la morte di un felino, per quanto meraviglioso, non sembra un grande problema. «State dicendo che tutto questo casino riguarda un leone morto? I leoni in questo paese vengono uccisi tutti i giorni», spiega a Reuters Tryphina Kaseke, che vende abiti usati nella capitale Harare. «Che cos’ha di speciale questo [esemplare]?».
UOMINI DIVORATI. Nel paese africano i leoni non sono materiale da zoo. Sono considerati o una fonte di guadagno, sia per i safari che per la vendita di carne, o un pericolo. Capita spesso, infatti, che qualche abitante venga sbranato. «Perché gli americani si preoccupano più di quanto ci preoccupiamo noi?», si chiede incredulo Joseph Mabuwa. «Non li abbiamo mai sentiti far sentire la propria voce quando dei paesani venivano divorati dai leoni o uccisi dagli elefanti a Hwange».
Notizie del genere non sono così rare sui media locali. Nell’aprile del 2014, a Hwange, un leone ha divorato un bambino di sette anni, mentre si recava a casa di un suo amico. Tre mesi fa, invece, un 14enne è stato sbranato in un villaggio mentre dormiva in un campo. Del ragazzo è stata ritrovata solo la testa.
REGIME DI MUGABE. Le reazioni degli abitanti dello Zimbabwe sono comprensibili. Gli africani probabilmente sarebbero ben felici se gli occidentali si occupassero di loro. Non per protestare contro la morte di un leone però, bensì per porre fine alla dittatura di Robert Mugabe, 91enne presidente del paese fin dal 1987, criminale internazionale che ha demolito il suo paese gettando il popolo nella disperazione.
Foto Ansa/Ap
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20 commenti
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Ma ‘sto “ministro” dell’informazione ci e’ o ci fa? Palmer e’ il solito ricco americano bastardo che ha ucciso con la COMPLICITA’ di gente dello Zimbabwe, quindi galera a vita anche ai complici.
Certo che i leoni ammazzano le persone quando capitano a tiro, ma solo perche’ e’ la loro natura di predatori, non per l’avidita’ di avere un trofeo!
Indigna l’inutilita’ della morte di una creatura innocente, morte crudele, 40 ore di agonia, assolutamente INUTILE!!!!!
Questo ministro dell’informazione dovrebbe gridare anche per tutte le vittime cristiane massacrate dai terroristi islamici, invece?
Visto che Palmer e’ americano, chieda all’inetto Obama di liberarli da Mugabe, cosa vuole dall’Europa, che sta sprofondando di suo???
O faccia un appello a Bergoglio, tanto pure a quello interessa chiunque, purche’ non siano cristiani!
Oggi la vita di un leone è molto più importante di quella di un’intera nazione di persone.
La stirpe umana sta distruggendo ogni cosa sul pianeta fino a renderlo inabitabile, c’è sovrappopolazione ovunque, e la colpa è nostra.
Gli animali invece sono vittime, sono innocenti e sono in estinzione.
Se ci tieni alla vita sulla terra devi avere più cari le piante, gli insetti e gli animali che garantiscono il funzionamento del nostro ecosistema, piuttosto che la razza umana che lo sta distruggendo.
Ti prego, dimmi che sei un fine umorista e che la tua é un’intelligente parodia …
NOTEVOLE PARODIA DI UN UOMO….. ascolta e fai silenzio. Almeno fai finta di essere intelligente.
Shiva reagisci cosi perché hai capito che quando parlava di esseri umani meno importanti di una zanzara si riferiva a te. Nel senso che tu sei la zanzara. Finalmente c’e qualcuno che ti apprezza per quello che sei.
si bravo bravo. limita i danni. Non perdere quest’occasione per tacere. ti fa bene stare zitto. ti dona. e poi come sei ironico sei tagliente.
Cattivo cattivo cattivo Shiva, che sui binari morti shivola e coglie le vishivole e shivaleggiando va’. Dai su fai ciao con la zampina e fai bau bau.
Ragazzi, non sapete proprio “personalizzare” una faccenda vero. Non è che se io mi indigno per la morte del leone non mi indigno per la morte di una persona. Non sminuite una faccende che è oggettivamente grave, se proprio non ve ne frega niente del leone, pensate che quel leone era molto famoso e contribuiva al turismo di un paese che non è proprio ricco.
Se mi permettete un’ultima cosa, vorrei sapere tutti questi paladini dell’umanità cosa fanno per aiutare concretamente il prossimo, fate volontariato? Donate i vostri soldi alle popolazione povere? O la vostra è solo ipocrisia?
Ah!, quindi se quegli africani fossero stati ricchi frega niente del leone mortoammazzato e maledizioni a nessuno?
Quello che dite è vero, è la cosa si spiega con la disumanizzazione dell’Occidente ricco. È una contraddizione indecente. La cosa però nonnannulla la gravità del gesto. Se avete letto l’enciclica Laudato Sì, si tratta di un peccato vero è grave se compiuto con piena cognizione. Non credo che con questo articolo vogliate incoraggiare il bracconaggio, anche perché alterare l’ecosistema crea ancora più problemi a chi ci vive. Anche a voler vedere la cosa solo dal punto di vista funzionale eh?, senza tener conto che questi animali sono, dice l’enciclica, “messaggeri”.
Noi si è sdegnati in primis per i profondi auguri che la gente ha rivolto al quel “grandissimo peccatore di dentista” che non ha diritto nemmeno alla Misericordia divina…Impiccato? All’inferno? Ma stiamo scherzando? Al massimo la multa e/o la galera, secondo le vigenti leggi. Sono certa che si troverebbe pure il boia pronto disponibile…Ma va!
Non vorrei che denunciando giustamente l’indifferenza verso i problemi delle persone di quel paese e l’ipocrita sentimentalismo dei media occidentali, si cada nell’eccesso opposto di sottovalutare il pericolo della distruzione della fauna di quei paesi che, se gestita con intelligenza, potrebbe costituire una delle se non la più grande risorsa per quelle popolazioni. Non serve contrapporre la difesa anche dei leoni, che tutti sanno essere predatori e quindi pericolosi, a quella dei diritti delle persone come se le due cose si escludessero necessariamente.
Sensibili alla morte del leone. Indifferenti alla morte delle persone per mano di Boko haram. In una sola parole: OCCIDENTE
ormai gli americani e gli europei sono abbondantemente fuori di testa e pericolosi e non è solo per la vicenda del leone, ora si sono messi in testa che 2 uomini o 2 donne si possono sposare tra loro e che il sesso non esiste
Proprio in tema sei…ci si preoccupa anche delle persone, ma qui il contesto è diverso.. un occidentale, ripeto occidentale ricco che ha voglia del trofeo e fa quel che vuole… direi che è questo l’occidente che non vogliamo…
Hai pienamente ragione! In Europa e Nord America i governi sono completamente impazziti!
Gli animalisti non hanno niente da fare che stare dietro di quello in che credono . In cambio ci sono tante cose molto più importanti .nella vita che dimentichiamo.. Ci vuole vivere le cose reali per poter capirli ogni luogo nel mondo ha le suoi problemi. Dei quale uno deve pensare e dare una mano in aiutare invece di stare a criticare e parlare senza sapere le cose …
Che dire, “loveforanimalsislove”….A great love!