Doonesbury, la realtà vista con intelligenza

Il corrosivo attacco ai fast food americani, alla pigrizia di un ex-hippy, l'iconico Zonker, e la dissacrante spiritosaggine sulla politica patriottica americana, in difesa dei suoi difensori. Gli scandali non finiscono mai, nemmeno in USA, con aziende appaltatrici in Iraq pronte a spostarsi nel disastro di Katrina. Gli sciacalli come Duke si accodano in fretta, accompagnati dalla fedele Zolletta. L'Iraq non è mai stato un posto così sicuro dopo l'arrivo degli Americani. Duke lo scopre a sue spese... La tragicomica vicenda di questo faccendiere, un personaggio anche molto italiano, è sicuramente uno dei più arguti momenti di Doonesbury. Duke arriva finalmente a New Orleans, pronto a spadroneggiare con stile. Alla risata non può che accompagnarsi la tristezza e il dolore, in questa rievocazione di un terribile trauma sofferto da D.B. in Iraq, uno dei personaggi più importanti. Sicuramente una delle battute più geniali di tutta la serie. Una interessante e poco usata da Trudeau vignetta unica (quasi) muta. Caso raro, specie se letta su di un quotidiana, capace di colpire nel profondo. Un tipico modello di striscia di Trudeau, stesso sfondo, solo dialogo, in questo caso il presidente e la sua dissennata idea di promuovere solo chi sbaglia. Bush rappresentato come un elmo romano senza testa e parecchio trasandato: geniale.

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