Caro direttore, con sommo dispiacere, ma mi vedo costretto a polemizzare con il compagno Paolo Massobrio. Egli, la scorsa settimana, mi ha devastato con la storia della correttezza alimentare propugnata da un tale amico suo. «Non fate la scarpetta, non prendete il formaggio dopo la carne». Ha una rubrica che si chiama “Il pranzo di Babette” e mi invita a fare la dieta? Vorrei ricordargli il menu (e le portate) del pranzo suddetto. Mi ribello e mi sento prossimo al compagno Massimo Moratti. È vero che io dovrei assumere cibi con moderazione ed è altrettanto vero che il Moratti dovrebbe amministrare l’Inter con più giudizio. Beh, tutto ciò ci induce alla malinconia. Camperemo poco e male, facendo a modo nostro, ma al modo degli altri si sta anche peggio. Guarda il povero Moratti com’è ridotto. Si è trattenuto dal cacciare il Cuper e dall’ingaggiare il Beckham e sembra uno che ha appena fatto una dieta. Di una tristezza imbarazzante. Fateci il favore, lasciateci morire della morte nostra.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi