Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

“Miserere”, storie di cristiani perseguitati. La vecchietta che ha salvato la chiesa di Asomatos

Storia di Emily Bartella, 86enne maronita che ha salvato dai turchi la chiesa di Asomatos. Andando a Messa per trent'anni, da sola

Franco Molon
01/08/2013 - 5:50
Società
CondividiTwittaChattaInvia

Pubblichiamo la terza puntata di “Miserere”, la serie realizzata da Franco Molon e dedicata ai cristiani perseguitati. Dopo i due racconti di Megapura e Homs, ecco una storia ambientata ad Asomatos, Cipro.

La gente si accalca, spinge, vuole vedere il vescovo ma, soprattutto, vuole vedere quell’anziana donna che ha spinto il prelato a venire fin lì. Di lei si riesce a scorgere solo la cuffia nera e il sorriso rugoso; è intimidita dalla ressa, le chiedono di parlare, cava dalla tasca un foglietto, per non confondersi:

«Il mio nome è Emily Bartella. Sono nata ad Asomatos ottantasei anni fa. Sono cristiana maronita. Un tempo nel mio villaggio vivevano più di duecentocinquanta persone, tutte cristiane come me. Quando nel 1974 i turchi hanno invaso questa parte dell’isola di Cipro siamo stati tutti cacciati dalle nostre case e il paese è stato trasformato in un quartier generale dell’esercito. I soldati hanno alzato barricate di filo spinato, hanno messo un cartello con il divieto di ingresso, scritto in turco, e ci hanno spinti via».

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

«Gli anziani protestarono ma i militari non vollero sentir ragioni. “Lasciateci almeno la nostra chiesa”, dissero i vecchi. “Non vogliamo vederla trasformata in un’autorimessa”. Il generale, ridendo, rispose: “Noi non siamo dei selvaggi. Se qualcuno vuole andare a messa la domenica venga pure, tra le nove e le undici del mattino. Noi lo faremo entrare. Ma se non viene nessuno, della vostra chiesa facciamo quello che ci pare”».

«La domenica successiva eravamo lì, in fila davanti ai cancelli, con il prete davanti a tutti. Ci hanno fatto entrare e ci hanno lasciato celebrare la messa. Poi siamo dovuti andar via. Allontanati dalle nostre abitazioni, vivevamo in ricoveri di fortuna, chi nel casolare di campagna, chi in una baracca del proprio podere, chi da qualche parente nei villaggi vicini. Pensavamo si trattasse di una situazione passeggera; “prima o poi ci restituiranno Asomatos” si diceva “quando la guerra sarà finita”».

«Non è stato così. Ogni domenica, allora, andavamo tutti a Messa, per difendere la nostra chiesa, per non vederla trasformata in un’autorimessa. Pian piano, però, la gente ha cominciato a perdere la speranza, ha iniziato a non sopportare più di vivere in stamberghe, come capre, e sono iniziate le partenze. Ogni settimana una o due famiglie emigravano; andavano in altri paesi, in altre nazioni dove un parente era riuscito a preparare loro una vita migliore. Ogni settimana, in fila ai cancelli per la Messa, eravamo sempre di meno. Nel giro di un paio d’anni siamo rimaste solo in due, la mia amica Eleni e io. Il prete arrivava da Karpashia solo per noi».

«Il comandante turco, ogni domenica, ci guardava dal suo balcone con un sorriso ironico; i suoi soldati scommettevano su quanto saremmo ancora durati. Noi però continuavamo a farci forza l’un l’altra. Eleni diceva: “Siamo due vedove, i nostri figli sono sistemati, cos’altro dovremmo fare nella vita se non difendere la nostra chiesa?”. Io ero d’accordo con lei».

«Siamo andate a Messa insieme per quasi trent’anni, poi Eleni è morta e sono rimasta sola».

«Il prete di Karpashia cominciò a stancarsi di venire ad Asomatos solo per me, mi disse di andare a vivere da mio figlio, che tanto una chiesa in più o in meno non avrebbe fatto differenza; i turchi ne avevano distrutte a migliaia sull’isola. Io risposi che volevo rimanere, volevo continuare ad andare a Messa nella mia chiesa; gli dissi di cercare un altro prete se non voleva che dicessi io la Messa. Iniziò a venire un sacerdote di Kormakitis, era un ragazzo giovane e raccontò della mia solitudine ad alcuni dei suoi parrocchiani che iniziarono a seguirlo per non lasciarmi sola. A Messa, eravamo una decina».

«La voce si sparse e in molti presero a seguire l’esempio di quei primi. Adesso, ad Asomatos, alla Messa della domenica mattina, partecipano più di cento persone. Qualche mese fa, guardando la navata piena come un tempo, ho iniziato a pensare di avercela fatta. “Ho salvato la chiesa”, mi son detta. “Ora sono vecchia, posso andare a vivere da mio figlio, ci penseranno altri a continuare”».

«Poi, però, mi è arrivata la notizia che la Fondazione Maroniti nel Mondo voleva assegnarmi un riconoscimento per la mia perseveranza; il vescovo Youssef Soueif in persona sarebbe venuto a celebrare la Messa nella nostra chiesa di Asomatos. Ho capito, allora, che non potevo andarmene, che il mio posto è qui. Aveva ragione Eleni: che altro devo fare nella vita se non difendere la mia chiesa? Grazie eminenza! Grazie a tutti voi per avermi aiutata a restare».

Il 22 aprile 2012 una delegazione della Fondazione dei Maroniti nel Mondo, guidata dal vescovo Youssef Soueif, raggiunge Asomatos per consegnare a Emily Bartella un riconoscimento per la sua lunga ed eroica resistenza.

Emily Bartella ringrazia il vescovo maronita Youssef Soueif giunto ad Asomatos per consegnarle il riconoscimento della Fondazione dei Maroniti nel Mondo.

@MolonFranco

Tags: cipro
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il prwesidente turco Recep Tayyip Erdogan

Erdogan vuole l’annessione di Cipro Nord alla Turchia?

10 Luglio 2022
Protesta contro la visita di Erdogan a Cipro

Su Cipro Erdogan è riuscito a far reagire perfino l’Onu

27 Luglio 2021

«Io, ex consigliere di Barroso, vi spiego come e perché l’Europa ha fregato voi per salvare le banche tedesche e francesi»

25 Maggio 2014

Europa. L’unica “difesa comune” che Bruxelles può garantire è quella degli interessi tedeschi

6 Aprile 2014

Oggi arcivescovo di Salisburgo, ieri casco blu dell’Onu: «Esperienza centrale nella mia ricerca di Dio»

9 Dicembre 2013

Cipro, il salvataggio della Troika sta uccidendo l’economia dell’isola

5 Settembre 2013
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un ragazzo durante un momento di riposo dal lavoro di ripulitura dopo l'alluvione che ha colpito Forlì, 22 maggio 2023 (Ansa)

Il mio battesimo nell’alluvione, tra piadine e fango

Marianna Bighin
26 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Con le sue mossette Macron voleva inguaiare Meloni. È finito inguaiato lui
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    I moralisti contro Springsteen e Roccella contestata
    Emanuele Boffi
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    «Con la guerra vince solo il lupo»
    Raffaele Cattaneo
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    L’identità di genere e il fantasma del transumanesimo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist