L’istituto superiore della sanità mette in guardia dalle conserve fatte in casa, visto che l’estate è il periodo in cui tradizionalmente si raccolgono gli ortaggi e si mettono in vasetto. Il botulino però è la peggiore minaccia che si può annidare nelle “conserve della nonna”, e anche se paradossalmente ormai viene più conosciuto per i suoi scopi estetici, in grado di distendere le rughe, rimane una tossina molto pericolosa. Un grammo di tossina pura può causare la morte di 14 mila persone se assunta per ingestione.
PASTORIZZAZIONE IN CASA. Spiega Fabrizio Annibali del Centro nazionale per il botulismo: “In Italia, dal 1984 al 2013 sono stati confermati solo 258 focolai che hanno coinvolto 391 pazienti. Un numero molto più alto di casi si riscontrava negli anni Trenta, agli esordi dell’industria della conservazione alimentare, ma allora spesso si moriva senza sapere la causa”. Si raccomanda quindi l’igiene innanzi tutto personale e della cucina nel quale si stanno preparando le conserve. Anche la scelta degli ingredienti è importante, perché se sono contaminati all’origine potrebbero causare problemi. La fase finale, detta della pastorizzazione, è poi quella fondamentale e si fa immergendo i barattoli nell’acqua bollente. Per verificare che il processo sia avvenuto correttamente, basterà provare a esercitare una lieve pressione sul tappo. Se non si muoverà, allora la pastorizzazione fatta sarà corretta, e il contenuto della conserva sano.