Settembre, alle porte un anno scolastico con qualche novità – alcune buone, una tristissima –, tante incognite, e una certezza.
Le novità buone. Debutta la scuola della Moratti. Elementari e prima media inaugurano il tempo flessibile, il tutor, il portfolio. Fino all’ultimo l’ideologia e la pigrizia, alleate di ferro, hanno cercato di affossarli. Ora a tutti tocca metter mano al nuovo. Non è una bacchetta magica (non esistono), è un inizio, ci vorrà tempo. Ma sono novità che mettono in moto un processo. I genitori possono scegliere, la scuola è costretta, per la prima volta nella storia d’Italia, a rendere conto delle proprie scelte. Anche gli avversari si renderanno conto che è meglio così.
La novità tristissima. Marino Bassi non c’è più. Era vice direttore dell’assessorato all’istruzione della Lombardia. Non era un volto noto al grande pubblico. Ma nel mondo della scuola lo stimavano tutti. Anche gli avversari. Al funerale non mancava nessuno, Cgil in testa. Marino amava la montagna. In luglio aveva fatto una serie di cime sulle Dolomiti. Poi era andato a Champoluc. Una mattina è partito per una passeggiata. Un rifugio, un sentiero, niente di impegnativo. L’hanno trovato in fondo a un burrone. Probabilmente si è staccato un sasso su cui ha poggiato un piede. La verità è che era pronto per il cielo. Come Enzo Piccinini, come Emilia Vergani, come tanti altri: Dio si prende chi è maturo.
La morte di Marino aggrava le incognite. Nessuno come lui aveva chiaro la possibile fisionomia del secondo canale, il nuovo sistema di istruzione e formazione professionale previsto dalla riforma. Ora è tutto più difficile. E i nemici già affilano i coltelli: ci aspetta un autunno caldo, l’anno scorso contro la morte (?) del tempo pieno, quest’anno, c’è da scommetterci, contro la “scuola di serie B”. Chissà se e quando la riforma della secondaria vedrà la luce.
La certezza. Un popolo che ha voglia di educare. Al Meeting di Rimini gli incontri organizzati da Diesse – “Una compagnia di insegnanti all’opera” – hanno fatto il pienone. Gente per terra, collegamenti volanti con altre sale. Centinaia di insegnanti con una persuasione: in qualunque scuola, attraverso qualsiasi materia, insegnare è comunicare una speranza per la vita di ciascuno. Buon anno.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi