L’ex assessore ai trasporti di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo ha illustrato questa mattina i sei anni e mezzo del suo operato: cose fatte e in procinto di essere realizzate.
L’incontro ha avuto anche un valore politico perché Cattaneo ha dichiarato che si candiderà nel Pdl per le prossime elezioni regionali e afferma che, contrariamente dalla Sicilia, dove ha prevalso l’antipolitica e l’astensionismo, «il popolo lombardo giudicherà i fatti prima delle opinioni. Non temo uno scenario siciliano, ma ci sarà molto lavoro da fare».
UN PDL MENO DIPENDENTE DA GIOVE. L’ex assessore si schiera a favore delle posizioni prese da Roberto Formigoni, e appoggia la candidatura di Gabriele Albertini: una scelta tale da «favorire un’evoluzione nel Pdl che dovrà essere più democratico e meno dipendente da Giove». Cattaneo si augura che «si parli di Lombardia e non di Roma, lo dico anche ai leghisti. Nell’alleanza con la Lega la trazione era nel Pdl e non dobbiamo essere subalterni al partito di via Bellerio».
QUEL MALEDETTO TWEET. Cattaneo se la prende anche con la stampa: «In un clima di antipolitica montante in cui chi si occupa di amministrare la cosa pubblica viene soltanto accomunata ai costi e agli sprechi, è ancor più importante per un politico dare conto dei risultati raggiunti affinché i cittadini sappiano cosa ha fatto con i loro soldi nel periodo del proprio mandato. Questo è ciò che la gente chiede a chi ha responsabilità politiche e si occupa di amministrare la cosa pubblica: fatti e non chiacchiere».
Un esempio sulle chiacchiere Cattaneo lo fa su di sé. «Ho scritto un tweet, male interpretato (quello sugli 8 mila euro), ma è grave che un uomo politico diventi famoso non per quello che ha fatto in sei anni e mezzo, ma per una frase su twitter. La gente mi rispondeva sul social network “vai a lavorare“, senza sapere che lavoro 15 ore al giorno».
RISULTATI. Sul lavoro svolto dal suo assessorato è stata presentata una lunga lista di attività concluse e altre da terminare nei nove capitoli introdotti: autostrade e strade; ferrovie, metropolitane e metrotranvie; Malpensa; trasporto pubblico locale; mobilità sostenibile e molti altri.
Qualche numero: 11 miliardi investiti nella rete autostradale con 330 chilometri di tratti in parte già completati o in fase di realizzazione come la Pedemontana, la Brebemi e la Tem.
Nel settore ferroviario sono stati realizzati 209 interventi per un costo di 1,2 miliardi. Sono stati tolti 400 mila camion all’anno sulle strade di lunga percorrenza a favore del traffico su rotaia. Di rilievo è la differenza nel trasporto locale con le altre regioni: grazie alla creazione di Trenord nel 2011, non è stato fatto nessun taglio al servizi, contrariamente a quanto accaduto in Campania che taglierà nel 2013 il 50 per cento delle corse o al Piemonte che ha chiuso 11 linee ferroviarie e alla Liguria che eliminerà circa il 20 per cento delle tratte.