Caro Luigi,
ho letto con piacere il bel numero di Tempi dedicato al Meeting di Rimini e spero che esso sia giustamente apprezzato dai partecipanti all’avvenimento.
Come ti ho detto per telefono, mi ha colpito vedere due belle immagini di Pierluigi Bersani e di Enrico Letta spiccare nelle pagine di Tempi ma nessun volto di Forza Italia o della maggioranza. Capisco bene l’utilità di cercare un volto moderato nell’opposizione, anche se mi rendo conto che questo è richiesto dall’inevitabile trasversalismo della Compagnia delle Opere. Ma Tempi mi è sempre sembrato l’ala della Cdo più deputata a tenere i rapporti con la maggioranza, donde la mia meraviglia.
Ritengo tuttavia che anche Tempi non abbia valutato pienamente la differenza tra questa sinistra successiva al 2001, (e intendo quell’anno non come la memoria della vittoria della Casa delle Libertà ma come quello dell’11 settembre e delle Torri Gemelle) e quella precedente.
Eppure la sinistra degli anni Novanta era la sinistra di Tangentopoli, della fine dei partiti, del monopolio politico della sinistra imposto dalla magistratura. Non era una sinistra dolce quella che Forza Italia e la Casa delle Libertà dovettero affrontare allora.
Ma questa sinistra del 2004 è decisamente peggiore. Mentre D’Alema nel ’99 partecipava all’intervento nel Kosovo, l’opposizione del 2004 propone il ritiro delle truppe italiane dall’Irak. È una opposizione zapatera di cui fanno parte sia Pierluigi Bersani che Enrico Letta, il versante che si dice moderato è guidato politicamente dal leader, che pure si presenta come moderato, verso una linea di cedimento al terrorismo islamico.
Cosa pensa il direttore di Tempi e tutta la redazione della rivista di una opposizione che facesse ripetere all’Italia la medesima scelta della Spagna? Perché anche in Tempi la simpatia verso la sinistra spinge a dire nelle foto quello che non si dice nel testo? Una politica di cattolici è una politica con princìpi religiosi ma senza princìpi politici? La politica non ha una sua etica, una sua moralità intrinseca che non è legata solo al rispetto del diritto alla vita? E poi tutto si tiene, la morale della politica e la morale della vita. I cattolici spagnoli hanno abbondantemente appoggiato il pacifismo e contribuito così a far eleggere Zapatero. Ora si trovano di fronte alla legalizzazione del matrimonio omosessuale in Spagna e alla possibilità per le coppie omosessuali di adottare bambini in Catalogna.
Caro Luigi, quando lasciai la Dc, nel ’56, contro il centro-sinistra col trattino mi venne in mente di citare un brano dell’Apocalisse. Dice il Signore alla Chiesa di Laodicea: «Foste almeno caldi o freddi, ma siete tiepidi». Non vorrei proprio che anche Tempi cadesse, per seguire il trasversalismo economico della Compagnia delle Opere, in questa tiepidezza e non vedesse quello che veramente si muove oggi sotto la moderazione della sinistra. Zapatero venne eletto segretario del Psoe perché aveva fama di moderato.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi