Cannabis. Giovanardi: «Il consumo è già depenalizzato. Si vuole depenalizzare lo spaccio?»

Di Francesco Amicone
13 Gennaio 2014
La legge Fini-Giovanardi non criminalizza i consumatori e obbligherebbe lo Stato ad assicurare le cure ai tossicodipendenti fuori dal carcere. Il problema? Mancano le risorse

«La sinistra sostiene che la legge sulla droga sia sbagliata. Ma dove? Il consumo di droga è già depenalizzato. Si vuole depenalizzare lo spaccio?». Carlo Giovanardi, senatore Ncd e difensore delle modifiche del 2006 alle norme del Testo unico sulla droga, sa che non è così semplice dimostrare che la legge Fini-Giovanardi abbia effetti negativi sulla società. «Quelle modifiche sono state utili contro lo spaccio e il narcotraffico. Inoltre non hanno riempito le carceri italiane di drogati, come qualcuno sostiene. I dati lo smentiscono: dal 1990 i tossicodipendenti in carcere sono diminuiti. E la legge del 2006 non ha alterato il dato», spiega. I tossicodipendenti sono circa il 27 per cento dei detenuti, «un numero che dipende non dalla legge», spiega Giovanardi, «ma dalla sua applicazione».

Cosa prevedono le norme per i tossicodipendenti condannati?
Che fino a 6 anni di detenzione si ha il diritto di non stare in carcere. Mancano le risorse economiche per pagare le terapie. Perciò molte persone che secondo la legge dovrebbero stare fuori dal carcere, vengono lasciate dentro. Il problema è di alcune Regioni che non pagano le rette degli istituti. Una soluzione al problema sarebbe vincolare una quota del fondo sanitario nazionale obbligando le Regioni a destinarlo agli istituti per la cura della tossicodipendenza. Per farlo c’è bisogno di trovare i soldi e non toccare la legge.

Secondo i sostenitori della depenalizzazione della marijuana la legge del 2006 ha criminalizzato chi si droga.
È una mistificazione. Il consumo personale non è affatto penalizzato in Italia. Chi si fuma uno spinello viene colpito solo con sanzioni amministrative come il ritiro della patente, del porto d’armi, misure dettate dal buon senso che vengono prese per evitare che chi si droga possa danneggiare sé o gli altri. Il reato è previsto soltanto per chi spaccia.

Perché allora si parla di depenalizzazione del consumo?
C’è una disinformazione enorme. Molti non sanno nemmeno che l’uso terapeutico della cannabis in Italia è già ammesso.

La legge del 2006 ha eliminato la distinzione fra droghe leggere e pesanti. Non è forzato assimilare uno spinello all’eroina o alla cocaina?
Non esiste alcun criterio sulla base del quale sia possibile fare una distinzione. Per i tossicologi e per le neuroscienze il principio attivo della cannabis non è “leggero” e produce patologie gravi, e persino le Nazioni Unite inseriscono la cannabis nella stessa tabella delle altre droghe nocive.

Anche altri prodotti nocivi per la salute vengono regolarmente venduti. Perché non legalizzare la vendita di marijuana, come ha fatto di recente l’Uruguay?
Oggi soltanto lo 0,1 per cento della popolazione italiana ha problemi con la droga, il 4 per cento se si conta anche chi ha fumato marijuana almeno una volta nella vita. Se si promuovesse la cultura dello spinello questa percentuale potrebbe aumentare fino a raggiungere quella dei fumatori, il 30 per cento. Vogliamo immaginare cosa accadrebbe se un terzo della popolazione italiana si drogasse? Una catastrofe sociale e sanitaria.

La legalizzazione della vendita ridurrebbe i proventi della criminalità organizzata?
È un discorso che non sta in piedi. Quando è finito il proibizionismo sull’alcool negli Stati Uniti, la mafia non è sparita. Ha investito in altri settori. La criminalità organizzata troverà sempre altri mercati sui quali investire.

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8 commenti

  1. arturo

    Questo articolo rispecchia palesemente il livello di bigottismo del nostro bel paese:
    Pur avendo una delle leggi più proibizioniste d’europa siamo al secondo posto per consumo di cannabis, prima delle liberali Olanda e Portogallo, in compenso i carceri scoppiano (un detenuto costa mediamente 200 euro al giorno, che paghiamo noi!) e ogni 6 anni viene proposto un indulto (con il quale, guarda caso, vengono salvati centinaia di politicanti condannati o indagati). Il 12 febbraio verrà discussa l’incostituzionalità della legge, fatta dal nostro caro senatore, perché esiste a livello mondiale la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. Nel 1993, tramite referendum, gli italiani hanno votato per la non punibilità dell’uso personale…poi sono arrivati questi “galantuomini” che nel 2006 hanno fatto passare una legge di così grossa portata in un decreto per le “olimpiadi invernali” ribaltando quanto deciso democraticamente da noi. ma non solo…In Italia viene punita maggiormente una persona che si coltiva le sue piantine in casa (magari per non finanziare la criminalità organizzata) di chi invece stupra o ruba. Secondo voi, i vostri figli, sono più al sicuro se questa sostanza venisse venduta in farmacia con ricette non ripetibili e soltanto a chi ha più di 18 anni (come succede per la morfina e gli psicofarmaci, droghe infinitamente più pesanti) oppure che sia venduta liberamente in tutte le piazze d’Italia (spesso mischiata ad ammoniaca e paraffina per non farla rovinare durante il trasporto o mischiata a vetro tritato per aumentarne il peso)? per finire alcuni dati: Morti direttamente collegabili al tabacco in italia: 80.000 all’anno. Morti direttamente collegabili all’alcool in Italia 20.000 l’anno. Morti direttamente collegabili alla Cannabis nel MONDO: 0. E sia tabacco che alcool vengono venduti da un barista qualsiasi senza chiedere documenti…. Non vi viene magari pensato che non vogliono legalizzare perché ci guadagnano di più così? se ne FOTTONO della nostra salute…meditate gente, aprite la mente….

    1. claudio

      “Morti direttamente collegate alla cannabis zero”??? Complimenti per le tue fonti…
      Comunque gradirei da parte degli antiproibizionisti un po’ di onestà intellettuale:
      1 la legge attuale non punisce la detenzione per uso personale e chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. Infatti anche un neo laureato in legge farebbe scagionare un accusato di detenzione perché la legge parla chiaro.
      2 tutti gli studiosi sono concordi nel dire che il principio chimico della cannabis nel 2014 è dieci volte concentrato che nell’epoca d’oro dei figli dei fiori
      3 complimenti vivissimi a coloro che vogliono crescere i nostri figli e nipoti in un clima di totale sbando e senza riferimenti con l’unica consolazione di potersi stordire e sballare.
      4 anche l’omicidio e il furto sono illegali e puniti ma ciò nonostante non mi sembra la soluzione migliore la regolazione di questi fenomeni il modo migliore di combatterli!!!

      1. Gabriele

        Per mia informazione non è possibile ottenere per me un bene legittimo, se chi cedendomelo, commette un reato.
        Dunque la coltivazione è vietata,come lo spaccio.Però posso detenere cannabis per me.

        Ho 56 anni e licenza media inferiore,attendo lumi da menti platealmente superiori per avvalermi di questo diritto che la legge concede rimanendo nella assoluta legalità grazie.

      2. Arturo

        E’ scientificamente provato che la cannabis non può uccidere…infatti non è stato verificato un solo caso nel mondo di overdose da cannabis o malattie direttamente collegati alla cannabis (come succede con la cirrosi epatica con l’alcool). L’abuso di qualsiasi sostanza fa’ male, sia questa caffè, cioccolata, alcool o tabacco o cannabis appunto ed è per questo che si devono sensibilizzare le persone invece di criminalizzarle! Il proibizionismo non ha portato una diminuizione dei consumi anzi, sono aumentati soprattutto tra i giovani e giovanissimi(quasi il 4%) che sono gli unici che ne risentono veramente di un abuso, perché il loro cervello è ancora in fase di sviluppo. E comunque lo dice l’ultimo rapporto Onu sulle droghe e per fortuna il mondo (che non è chiuso e COLLUSO come l’Italia) ne sta’ prendendo atto e cerca politiche alternative da quelle utilizzate finora…I nostri figli già vivono in un clima di totale sbando, solo che non te ne accorgi. la cannabis in Italia è già liberalizzata, basta scendere in piazza… Legalizzare significa REGOLAMENTARE, tenere sotto controllo la qualità e la potenza di una sostanza. E chi meglio di un medico o di un farmacista? Il consumo è depenalizzato in Italia? Migliaia e migliaia di persone sono state criminalizzate per il possesso di 3/4 piante di cannabis e costrette ad affrontare processi su processi e spesso anche la galera o i domiciliari, che oltre far spendere soldi a loro li fa’ spendere anche a noi, intasando, inoltre, l’iter burocratico già compromesso di suo. Quindi lei non mente sapendo di mentire, ancora peggio! Mente non conoscendo l’argomento e parlando per sentito dire….Inoltre mettendo sullo stesso piano Cannabis e droghe pesanti si confondono le persone, facendogli credere che una canna e una pera sono la stessa cosa…Informazione e sensibilizzazione sono le uniche strade da percorrere. Ti cito anche le mie fonti se vuoi:

        http://www.repubblica.it/esteri/2013/12/02/news/onu_droghe_narcotraffico-72520968/

        http://www.youtube.com/watch?v=gxgR9x1An7c

        http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/11/04/news/marijuana-l-alcol-e-piu-pericoloso-1.139740

        http://www.corriere.it/salute/14_gennaio_10/neuroscienziato-luigi-gessa-ho-provato-cannabis-fa-danni-ma-l-alcol-peggio-dcfbc40e-79d7-11e3-b957-bdf8e5fd9e96.shtml

        http://news.panorama.it/politica/liberalizzazione-droghe-leggere

        Un oncologo di fama mondiale Umberto Veronesi, Un neuroscienziato Luigi Gessa ma te ne potrei citare molti altri. Le tue fonti? Giovanardi e la Lorenzin, L’unico ministro della sanità nel mondo che ha soltanto un diploma al Liceo Classico….sono molto più preparato io visto che una laurea almeno ce l’ho….

  2. ragnar

    La deriva è già pronta. La sanità diverrà tutta privata (ma di abbassare le tasse non se ne parla: troppi clienti da mantenere!) e la droga verrà legalmente venduta con tanto di tassazione! Se no dove li trovano i soldi i nostri politici?
    Ah, dimenticavo. Fine del segreto bancario (già adesso per qualunque operazione sei obbligato a esibire il codice fiscale) e tra un po’ forti limitazioni nei confronti di emigrazione e/o espatrio, in quanto comportano perdita di capitale umano e pecuniario. Per evitare fughe in massa inizieranno a inasprire le pene (campi di lavori forzati) e metteranno delatori dappertutto per infondere paura e timore nella popolazione.
    La Nord Corea non è assolutamente lontana.

    1. Antonio

      grazie a questo schifoso relativismo pro droga.

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