Grossi guai per la Francia in Costa D’Avorio. I 16mila francesi residenti nel paese africano stanno fuggendo con tutti i mezzi per sfuggire all’ira della popolazione locale delle regioni meridionali. Motivo della furiosa protesta antifrancese: il ruolo del governo di Parigi nel processo negoziale che il 25 gennaio scorso ha partorito un accordo estremamente favorevole ai ribelli nordisti, prevalentemente musulmani e probabilmente sostenuti da Gheddafi via Burkina Faso e Liberia, che da ottobre combattono le forze del presidente Gbagbo (originario del sud cristiano). In base all’accordo, sponsorizzato dalla Francia che con 2.500 militari sul terreno ha imposto un armistizio, ai ribelli toccherebbero i ministeri dell’Interno e della Difesa, mentre il presidente cederebbe parte dei suoi poteri ad un primo ministro “neutrale”. Non appena i termini dell’accordo sono stati conosciuti, nella capitale Abidjan e in altre località è scoppiata la rivolta: vestiti dei colori della bandiera Usa, i manifestanti chiedono l’intervento di George Bush contro il “mentitore” Chirac, «peggiore di Bin Laden», che li avrebbe venduti ai musulmani!
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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