«Un asino anziano viene pagato più di un purosangue giovane»

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Tratto da Italia Oggi Mi ha mandato una email un medio imprenditore: «Ho appena letto una lunga intervista concessa da un italiano figlio di siriani che abitano a Pavia, che ha 35 anni e insegna economia al Trinity College di Dublino e che sta rientrando in Italia per una fellowship in Banca d’Italia. Dice che “gli imprenditori italiani se vogliono uscire dalla crisi dovrebbero investire nella loro impresa piuttosto che sui mercati finanziari”. Io investo nella mia azienda anche i soldi che non ho, ma sono lo stesso in crisi. Il giovane economista aggiunge: “Gli imprenditori tendono a fare promozioni solo per anzianità”. Non è vero. Almeno da me. Ma a Dublino forse non si sa che, i dipendenti, in Italia, non solo non si possono licenziare ma che il costo del lavoro, per contratto, non certo per decisione dell’imprenditore aumenta con l’età. Da noi, quindi, un asino anziano viene pagato più di un purosangue giovane. Se per specializzarsi anziché andare in Banca d’Italia entrasse in una fabbrica? Vorrei sbagliarmi ma temo che, al pari di molti suoi colleghi, la farebbe fallire».

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