Cari amici, anche la seconda coppa è arrivata… e adesso chi vince la terza coppa per me e me la porta a casa? Si accettano volontari!
Il 25 aprile la mia nipotina Giorgia di 6 anni aveva una gara di equitazione e quando le è stato chiesto se volesse partecipare alla competizione ha risposto: «Mi iscrivo solo se vinco la coppa!». Era del tutto inutile farle capire che non si sapeva il vincitore e, soprattutto, se sarebbe stata lei a vincere, ma lei aveva deciso che avrebbe vinto. Questa determinazione vi fa pensare a qualcuno di vostra conoscenza? I geni e il Dna non saranno gli stessi? A voi le conclusioni…
Quella mattina minacciava pioggia e io dal mio letto pensavo a Giorgia, speravo non si bagnasse e soprattutto che non cadesse da cavallo (come a volte è capitato) anche se, ne ero certo, non si sarebbe scoraggiata e sarebbe subito risalita. È una “Campus” anche lei: testona, determinata, volenterosa. Non teme né il pericolo né i sacrifici inevitabili per raggiungere la meta. Insomma, è proprio mia nipote!
In gara doveva montare il cavallo da cui era caduta due giorni prima e speravo che questo non si ripetesse anche perché “perfettina com’è” (tipo la zia) ci sarebbe rimasta molto male. Noi perfettini siamo così, quando qualcosa non va come vorremmo, ci rimaniamo male… ma a volte bisogna mettere in conto che la vita ci riserva anche queste sorprese e “sbattere il muso contro la realtà” ti aiuta ad andare avanti, così impari a valutare persone e cose che ti impediscono di raggiungere il tuo desiderio!
Comunque, al di là dei miei timori, Giorgia non è caduta ed è riuscita a concludere i suoi due chilometri di gara. Ma questo è il meno: la notizia è che ha vinto la coppa!
La sera mi ha telefonato per comunicarmi che era arrivata prima, e io non stavo nella pelle dalla felicità, perché era come se su quel cavallo ci fossi stata anche io! Il suo e il mio sogno di vincere la coppa si era realizzato. È davvero una bambina determinata e ha una volontà incredibile. Non poteva deludermi!
Naturalmente me l’ha portata e, forse, ero più emozionata di lei mentre me la mostrava. Giorgia mi ha raccontato la sua gara, specificando che la cosa più difficile per un fantino è tenere calmo il cavallo. Il suo è partito che aveva 28 battiti cardiaci ed era arrivato a fine gara con lo stesso numero.
Abbiamo fatto le foto di rito e mi sono commossa ancora di più quando ha preso la coppa, me l’ha avvicinata e con la sua manina ha preso la mia e mi ha fatto toccare la coppa! Un grande gesto da una grande piccola bambina di 6 anni!
Per festeggiare ulteriormente (non ne ho mai abbastanza) ci siamo accordate e il 27 aprile con i miei accompagnatori siamo andate a vedere la partita della Dinamo contro Caserta. Ebbene sì, anche lei è una supertifosa della nostra squadra di basket. Non solo: gioca pure nei “microbi” della Dinamo (qui a Sassari i nostri bambini li svezziamo a latte e Dinamo così crescono belli e sani).
Solo che, ehmmm…, non è andata come sognavamo. La Dinamo ha perso e noi eravamo molte deluse. È stata la partita più brutta a cui ho assistito tanto che Giorgia ha commentato: «Nemmeno i tiri liberi riescono a fare». Mannaggia, il canestro sembrava la cruna di un ago!
Volevo dire a quei giganti di due metri: “Guardate la mia nipotina. È uno scricciolo di bambina, eppure è stata capace, grazie a determinazione e volontà, di portare a casa il risultato. E voi, che siete grandi e grossi non ce la fate?”. Credo che i miei giganti della Dinamo, per una volta, avrebbero dovuto prendere esempio da un “soldo di cioccolato” come la mia nipotina e dalla sua forte volontà di arrivare prima. Se una bambina di 6 anni è salita sul cavallo sapendo di vincere… beh, questi miei campioni devono scendere in campo per le prossime due partite convinti di vincere (e io so che vinceranno). Anche una bambina di 6 anni può insegnare cosa è la volontà e la determinazione!
Tutti siamo capaci di grandi imprese e Giorgia ne è un esempio!
Per ora ho collezionato due coppe ma sono insaziabile e ne aspetto qualche altra, magari quella che…. aspetto da una vita! Chissà cosa mi riserva il futuro e se riuscirò a toccare qualche altra coppa “vinta per me”, io non dispero….
Non sempre i grandi gesti sono fatti da grandi persone, anche il cuore di una bambina è capace di grandi gesti di generosità. Questa è la mia nipotina Giorgia, ha vinto la coppa per se stessa e per me!
Bacioni,
Susanna