La notizia questa volta c’era tutta. E opportunamente repubblica.it ci ha fatto anche un richiamino in homepage: “Nuovo allarme social per Melania. Tutta colpa di un tocco di Trump”. Il titolo dopo il clic conferma che in effetti la notizia c’era tutta: “Social ancora in ansia per Melania: colpa di un tocco di Trump”. Ma poi davvero, guardate il video, cliccate, condividete, indignatevi, hashtaggate #FreeMelania, e dite un po’ voi se la notizia c’era o non c’era. C’era eccome, la notizia. «Donald le sfiora il braccio, lei sembra incupirsi», scrive Repubblica. Altroché se s’incupisce. A momenti crepa, la poraccia. E quelle manacce sporche di muro? Dài, assurdo. Guardate il video. Guardatelo perdinci. È uno schifo. Dopo di che, commenta sempre Repubblica, «in realtà la first lady non sembra affatto turbata dal tocco del marito, l’espressione appare identica, qualche istante dopo, quando abbassa nuovamente lo sguardo per leggere il discorso che pronuncerà di lì a poco». Questo giusto per ribadire che la notizia c’era: in gergo tecnico, noi fact checkers in lotta contro la post-truth dell’America Trump la chiameremmo fresk news (in italiano: frescaccia).
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi