Curiosa notizia riportata oggi sulle pagine di Italia Oggi. Una società a responsabilità limitata iscritta al registro di Pistoia ha sbagliato a pagare le tasse di 0,27 euro e si è vista recapitare una cartella di Equitalia di 40,82 euro. L’azienda – più per una questione di principio che per l’importo dell’ammenda – ha voluto vederci chiaro. Consultato un commercialista, è riuscita a venire a capo dell’assurdo inghippo.
«Il sistema di calcolo delle sanzioni – spiega Italia Oggi – equipara l’omesso versamento all’errato versamento, senza fare distinzione alcuna». Quindi «la sanzione è calcolata sull’intero diritto annuale non versato anche se in realtà lo stesso risulta versato, nei termini, ma con un difetto di ben 0,27 euro». Nel ginepraio burocratese delle nostre norme, il commercialista dell’azienda ha appurato che è proprio così: se tu sbagli a versare «anche un centesimo» incorri in una sanzione «su base percentuale in riferimento all’importo dovuto e non al minor versamento». Ergo, tra diritti di notifica e aggio della riscossione» si arriva ai 40,82 euro suddetti.