Quello sguardo unico, fermo ed elegante l’ha resa una delle opere d’arte più amate, conosciute e riprodotte al mondo. Quella non è una semplice ragazza con un orecchino di perla, quella è la ragazza di Vermeer, il soggetto ideale, limpido e perfetto che ha permesso all’artista di avvicinarsi per quanto gli fosse possibile ad una resa straordinariamente tridimensionale, palpabile, di un soggetto di carne e anima. Nei suoi occhi rivediamo la nostra curiosità che ci tormenta, che quasi non trova pace, poiché non è mai abbastanza quello che sappiamo di questa giovane donna con un volto senza nome, immerso in un buio impenetrabile ma illuminata da una luce calda, che l’artista di Delft avrà sicuramente filtrato da una delle finestre del suo studio.
La Ragazza col Turbante, di casa a l’Aia, presso il Mauritshuis, che la custodisce gelosamente da decenni, torna a far parlare di sé in Italia, in quanto, dall’8 febbraio al 25 maggio 2014 sarà esposta presso il Palazzo Fava di Bologna. Una mostra eccezionale in quanto sarà l’unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede storica. Accanto a lei, un grande olio dello stesso maestro, Diana e le sue ninfe, quattro Rembrandt, e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.