E’ sempre divertente scovare il trompe-l’oeil, il bello sta nell’inganno visivo, nel far apparire vero ciò che non lo è, prendendosi gioco di chi guarda che non riesce più a captare il confine tra spazio reale e imitazione. Se Magritte ci ha scherzato su con la sua pipa-non pipa e Vasari ha raccontato di come Giotto in assenza di Cimabue abbia dipinto sul naso di una figura una mosca tanto perfetta che il maestro, una volta tornato, avrebbe tentato di scacciare più volte con la mano, 25 pittori e scultori europei reinterpretano adesso questo antichissimo tema all’interno della mostra perugina intitolata Trompe L’Oeil. L’inganno dell’occhio.
Aperta presso le Gallerie dei Gerosolimitani fino al 15 settembre 2013, la retrospettiva presenta le opere degli artisti contemporanei Philip Akkerman, Arnout van Albada, Agostino Arrivabene, Maurizio Bottoni, Mario ter Braak, Karel Buskes, Tullio Cattaneo, Marco Cornini, Erkin, Henk Helmantel, Lars Lehmann, Mark Lijftogt, Claudia Marchetti, Dennis Møgelgaard, Neil Moore, Pieter Pander, Alessandro Papetti, Jaap Roose, Livio Scarpella, Piet Sebens, Dino Valls, Gerrit Wijngaarden e Kik Zeiler che, sulla scia dei loro predecessori, inseriscono nelle loro creazioni oggetti del nostro presente, dalle stoviglie, alle fotografie, ai vetri rotti, ai giornali. Ritagli di vita che se non possiamo catturare con mano, almeno lo facciamo con lo sguardo.