Cinquant’anni fa erano gli anni 60, anni in cui l’ottimismo, i colori pop e i mass media cominciano a invadere le tele degli artisti consapevoli di dover comunicare in maniera diversa le proprie elucubrazioni artistiche e mentali. Robert Rauschenberg, Jean Dubuffet, Cy Twombly, Frank Stella e Andy Warhol sono i protagonisti assoluti di quegli anni che hanno fatto la storia dell’America del benessere e del progresso che viene spesso ricordata all’interno di grandi mostre che fanno da ponte tra capolavori “made in USA” e opere nate in Europa.
È stata inaugurata proprio da qualche giorno la mostra Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim. Oltre l’Informale, verso la Pop Art, aperta al pubblico fino al 12 maggio 2013 presso lo spazio Arca di Vercelli. Una retrospettiva che espone oltre 50 grandi pezzi dell’arte europea ed americana di quegli anni fruttuosi che hanno portato alla maturazione di una nuova dimensione della cultura visiva. Non solo Pop Art, ma anche monocromi e figure tratte dall’immaginario quotidiano, arte concettuale e sintetica, stili e sperimentazioni firmate Dubuffet, Antoni Tapies, Twombly e Mark Tobey, ironie e nuove dimensioni italiane nate dalle idee di Fontana e di Enrico Castellani.