E’ forse il desiderio di volare a giustificare la fascinazione che l’uomo ha sempre avuto nei confronti degli uccelli. E’ affascinante constatare come anche le leggerissime ali degli esemplari più piccoli possano sfidare e sfruttare le forze del vento consentendo migrazioni che coprono anche migliaia di chilometri. Ma i volatili hanno anche assunto particolari simboli devozioni o sentimentali all’interno delle opere d’arte fin dai tempi più remoti: dalla colomba che rappresenta la purezza e lo spirito santo in numerose Trasfigurazioni o Annunciazioni, agli uccellini come i pettirossi stretti nelle mani di piccoli Gesù in altre scene rappresentanti la Sacra Famiglia o la maternità di Maria, al più laico uccellino che tiene in mano Marc Chagall nel romantico dipinto La passeggiata, dove a prendere il volo è l’amata moglie. Dallo stupore, al piacere, alla curiosità naturalistica, sono tanti i sentimenti provocati dalla visione di questi misteriosi esseri che possono vantare anche il dono del canto, e a cui il medievale Norwich Castle Museum & Art Gallery dedica la retrospettiva intitolata The wonder of Birds.
Aperta fino al prossimo 14 settembre nella graziosa cittadina di Norwich, nella contea di Norfolk, non molto distante dalla Londra, la mostra presenta circa 220 lavori di artisti e illustratori, tra cui spiccano A Lady with a Squirrel and a Starling (Dama con uno scoiattolo e uno storno) di Hans Holbein il Giovane e il Bird on a Branch (Uccello su un ramo) di Andrea Mantegna. Aiutano a maturare una esaustiva esperienza nell’universo simbolico degli uccelli, le sei differenti sezioni: si parte da cosa queste creature rappresentano per noi e da come sono state da noi indagate da un punto di vista artistico e scientifico, al loro essere predatori e prede, alla loro presenza nel paesaggio, alla loro caratteristica di migratori e attraversatori di oceani, allo studio e alla preservazione delle specie esotiche, fino al loro essere metafora dell’anima, messaggeri delle stagioni e dei cambiamenti dal cielo alla terra.