Proviamo a immaginare una cittadina medievale. Vediamo torri, vediamo mura fortificate, stradine e dettagli che si perdono in lontananza. Proviamo a immaginarne, invece, una rinascimentale: ecco che la prospettiva cambia, ci sono piazze e strade perfettamente simmetriche, viali e facciate dai colori chiari. E che dire di una città moderna ma non ancora contemporanea? Animata da carrozze e da edifici sempre più maestosi, raccoglie in sé il meglio del passato preparandosi a far spazio ad uno scenario futuro. Queste idee di città balenano facilmente nella nostra mente, in quanto sono il frutto di un tema iconografico molto frequentato dalla pittura europea, tramandato fino ai nostri giorni attraverso incisioni e pitture che ci raccontano come nel corso dei secoli si è evoluto il concetto di imago urbis.
E a farci compagnia in un viaggio nel tempo attraverso cinque secoli di storia della rappresentazione iconografica della città è la mostra Immagine della città europea, dal Rinascimento al Secolo dei Lumi, che aprirà i battenti dal prossimo 8 febbraio fino al 18 maggio 2014 presso il Museo Correr di Venezia. Si parte dall’Italia e da quelle rappresentazioni riflesso e manifesto delle ambizioni di papi, principi e sovrani, per poi approdare alle spettacolari rappresentazioni di Varsavia di Bernardo Bellotto o agli scorci della Parigi del XVIII secolo. Ma il fascino dell’evoluzione urbana non può di certo escludere la straordinaria forza motrice del XX secolo, che verrà raccontata, nello stesso museo, dalla retrospettiva Léger 1910 – 1930. La visione della città contemporanea di cui parleremo la prossima settimana.