I volti dei desaparecidos
Durante il periodo di dittatura, dal 1964 al 1984, bambini, giovani, donne e uomini, sparirono nelle spietate carceri brasiliane senza lasciare alcuna traccia. Cancellati dalla faccia della terra, li ricordano coloro che vissero indirettamente quella tragica e indelebile esperienza a cui dal 21 settembre scorso, dopo due anni di polemiche e dibattiti, si cerca di fare luce, dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati brasiliana dell’istituzione della “Comissão da Verdade” che il compito di «esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti umani» e di «rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e permettere la riconciliazione nazionale». Verdade, che significa verità, è anche il titolo di una mostra che nasce da questa triste storia e che, dal prossimo 28 luglio e fino al 2 settembre, presenterà negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri 27 opere inedite di Roberto Coda Zabetta (Biella 1975).
Si tratta di Tables – opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, reliquie appartenute a questi desaparecidos – e di Escudos – dipinti di grande formato realizzati su vecchi tessuti che rappresentano una serie di volti simili, visi universali che raccontano di una speranza che non si lascia uccidere nemmeno dalla morte. Una volta conclusa in Italia, la retrospettiva partirà alla volta di Rio de Janeiro, dove dal 29 settembre al 2 novembre 2012, toccherà da vicino il pubblico del Mac – Museu de Arte Contemporânea de Niterói.
@ARTempi_