Stregati da quel tempio della natura, quante volte avremmo voluto attraversare incontaminate foreste, farci scomporre dal vento secco che smuove la sabbia nei deserti, nuotare accanto a tartarughe giganti e toccare con mano le stelle marine che abitano di fondali più trasparenti. Non è da tutti trovarsi faccia a faccia con due tigri che ti fissano – e qui non si parla di tutti quegli straordinari esemplari spesso sedati che facilmente si incontrano tristi negli zoo – e che quasi si mettono in posa, forti della loro forza, della loro bellezza e della loro supremazia in un ambiente che gli appartiene, dove siamo noi gli ospiti a cui concedono di dare un’occhiata, di invadere per qualche istante il loro territorio.
E’ questa la fortuna dei fotografi protagonisti della mostra (con premio che si tiene ogni anno dal 1964) Wildlife Photographer of The Year (info www.wpymilano.it), che con i loro obbiettivi piazzati nei luoghi meno urbanizzati del mondo, hanno catturato la spettacolarità del selvaggio, il fascino della non civiltà, e ce ne fanno dono attraverso una carrellata di 100 immagini visibili dal 29 ottobre al 22 dicembre 2013 presso il Museo Minguzzi di Milano.