È un percorso complesso che ci ricorda che il mondo non è solo quello che vediamo, ma anche quello che spesso è troppo piccolo per essere visto, che la ragione e il pensiero spesso devono fare un passo indietro e dimenticare ogni categoria e metodo per lasciare il posto alle sensazioni basilari, per certi versi primordiali, che ci rendono coscienti del nostro essere “viventi”. I lavori, visibili dal prossimo 28 novembre presso lo spazio City Art di Milano, eseguiti con la perizia di uno scienziato, sono scanditi da colori contrastanti e forti, che rendono l’insieme piacevole alla vista, ma allo stesso tempo instabile, come avviene nella microbiologia, dove gli organismi sono resi visibili solo grazie ai liquidi che contrastano con loro.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi