Come abbiamo dimostrato nei due precedenti blog (1 e 2), i primi due principi non negoziabili, che ricordiamo di seguito, costano meno di quelli negoziabili: di questi tempi non è poco.
1. Protezione della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del suo concepimento fino alla morte naturale;
2. Riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, e la sua difesa di fronte ai tentativi di far sì che sia giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che in realtà la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo ruolo sociale insostituibile;
Si avrebbe così un risparmio che consentirebbe di finanziare anche il terzo principio non negoziabile:
– la protezione del diritto dei genitori ad educare i loro figli.
Conclusione:
Non bisogna dimenticare che, quando le Chiese o le comunità ecclesiali intervengono nel dibattito pubblico, esprimendo riserve o ricordando principi, non stanno manifestando forme di intolleranza o interferenza, perché questi interventi cercano unicamente di illuminare le coscienze, affinché le persone possano agire liberamente e con responsabilità, in base alle autentiche esigenze della giustizia, anche se questo può entrare in conflitto con situazioni di potere e di interesse personale.
I testi in corsivo sono tratti dal discorso pronunciato da Benedetto XVI ricevendo, nell’Aula della Benedizione del Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti al Convegno promosso dal Partito Popolare Europeo. 30 03 2006.