La zona londinese di Hakney è un fuoco di energia, punto di ritrovo di artisti che pullula di menti esuberanti, un mix straordinario di etnie e fermento. Non a caso fu uno dei focolai degli scontri dell’estate del 2011. E qui, nell’East London, tra gli affitti dai prezzi bassi e la qualità della vita abbordabile, si libera quella tensione artistica come un treno inarrestabile dalle mani degli incisori dell’East London Printmakers, uno studio dai protagonisti davvero agguerriti. Aiste Ramunaite, Ann Norfeld, Dolores De Sade, Eleanor Rogers, Fabio Coruzzi, Helen Ashton, Jacki Baxter, Liz Collini, Martin Mossop, Miriam Nabarro, Nick Morley, Peter Rapp, Steve Edwards, Umberto Giovannini, Victoria Browne, Wuon Gean Ho, sono nomi da tenere a mente, alcuni sono protagonisti del contemporaneo già sentiti, altri nuove leve che sperimentano e fondono tecniche e discipline.
Quella che per noi è l’antica tecnica dell’incisione loro la chiamano printmaking, spostando il concetto della parola sul fine dell’azione dell’incidere, sull’immagine stampata che racconta di universi e luoghi disegnati dalla profondità e dalla forma del colore. Per ammirarli non bisogna per forza andare a Londra. Fino al 23 dicembre 2012, infatti, la Galleria Ostrakon di Milano, ospita le opere dei sedici artisti del “club” all’interno della mostra East London Printmakers, le cui tecniche spaziano dalla calcografia su rame, alla serigrafia, ai fotopolimeri.